Politica

Schlein invita Conte alla Festa, ma la leadership è insidiata da Bonaccini

Di Giuseppe Vatinno

Traballa sempre più vistosamente la leadership della bolognese –svizzera-americana che esaurito il già scarso propellente populista

Traballa invece sempre più vistosamente la leadership della bolognese –svizzera-americana che esaurito il già scarso propellente populista con cui era riuscita a sconfiggere Bonaccini, non ha più carte da giocare. Infatti la sinistra e soprattutto il Pd chiedono un impegno sui temi del lavoro e del salario e non sui diritti sociali delle minoranze. Quelle sono battaglie per élite privilegiate e non per un partito che dovrebbe rappresentare i meno abbienti. La crisi di identità del Pd è stata portata ai messimi livelli proprio da questa denaturazione ideologica della vera natura del partito. Diciamolo francamente: la Schlein è del tutto inadeguata a gestire gli eredi del Partito Comunista Italiano e della Sinistra democristiana.

La sua elezione si è trattata solo dell’ennesimo pasticcio capalbiese, un vezzo alla ztl che è costato ai progressisti un anno di immobilità con l’aggravante che hanno dovuto assistere ad un centro – destra e una Giorgia Meloni –sia pure nelle sue contraddizioni- che hanno tenuto, anche a livello internazionale.