Politica

Sciopero, Bombardieri (Uil) ad Affaritaliani.it: "Mobilitazione anche nel 2025. Continueremo a rivendicare risposte dal governo"

"La precettazione limita un diritto fondamentale della persona"

Di Alberto Maggi

Bombardieri: "Rinnovo dei contratti e più sicurezza sia per i lavoratori che per gli utenti. Condividiamo le motivazioni dello sciopero di domani indetto dall'Usb"


"Condividiamo le motivazioni perché sono le stesse di quelle che abbiamo utilizzato noi per lo sciopero generale del 29 novembre: rinnovo dei contratti e più sicurezza sia per i lavoratori che per gli utenti". Con queste parole il segretario generale dell'Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se condivida, pur senza aderire, le motivazioni dello sciopero generale di domani indetto dall'Usb. "In particolare, per quanto riguarda il settore del trasporto pubblico servono molte più risorse ma non abbiamo mai potuto discuterne con il governo perché sulla Legge di Bilancio c'è stata solo un'informativa e non una interlocuzione".

Alla domanda sulla precettazione decisa dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini (poi annullata dal Tar), Bombardieri risponde: "La considero sempre un errore e una limitazione di uno dei diritti fondamentali della persona che è proprio quello allo sciopero. E ricordo che nel nostro Paese gli scioperi sono già legiferati per legge. E noi rispettiamo sempre le leggi, non si tratta affatto di scioperi selvaggi e questa espressione non può quindi essere utilizzata".

Poi c'è la polemica sul fatto che gli scioperi siano quasi sempre di venerdì… "Lo abbiamo spiegato che nel nostro caso lo avevamo programmato per martedì, ma quel giorno c'erano già altre mobilitazioni di organizzazioni sindacali autonome e abbiamo dovuto spostarlo a venerdì. Non si possono mescolare mele e pere, ci sono tanti tipi di sciopero, settoriale, territoriale e anche aziendale", osserva il segretario generale della Uil.

E infine uno sguardo sul 2025. Un altro anno di lotta per i sindacati e magari un altro sciopero generale se il governo non cambia rotta? "Aspettiamo prima di parlare di sciopero generale, ma sicuramente la mobilitazione continuerà anche il prossimo anno perché la nostra piattaforma è sempre la stessa e non ottiene ascolto dal governo. Attenzione ai salari con il rinnovo dei contratti e anche sicurezza sul lavoro, tema prioritario sul quale il governo non ha messo un euro in questa manovra economica. E poi più soldi per la sanità e per le pensioni. Continueremo a rivendicare risposte dal governo anche nel 2025", conclude Bombardieri.

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