Politica

Scuola, nessun rinvio a ottobre del ritorno in classe per il caldo. Anzi, ferie estive più brevi

Di Alberto Maggi

Inizio anno scolastico, categoricamente smentito il rinvio a ottobre per il caldo come chiesto da alcuni prof. Esclusivo

Scuola, ipotesi di riduzione delle vacanze estive già dal 2025. L'Italia è il Paese europee con il maggior numero di giorni di ferie nei mesi estivi


Non se ne parla nemmeno. Discorso chiuso. L'inizio dell'anno scolastico è confermato a settembre con le varie differenze regionali che già conosciamo in base ai calendari resi noti da tempo. Fonti ai massimi livelli del ministero dell'Istruzione smentiscono categoricamente ad Affaritaliani.it che il ritorno sui banchi di scuola possa slittare a inizio ottobre a causa del caldo nelle aule, come chiesto da alcuni sindacati e associazioni visti i cambiamenti climatici in corso e il forte caldo che ha caratterizzato i mesi estivi.

"Con questa afa è assurdo iniziare le lezioni entro metà settembre, meglio ottobre. Ci vuole buon senso e lungimiranza. Anche i cicli produttivi devono cambiare e la pubblica amministrazione deve avviare questi cambiamenti secondo il clima", ha spiegato Marcello Pacifico, il presidente dell'Anief.

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani ha addirittura scritto al presidente della Società Italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, al presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Antonio D'Avino e al presidente Associazione Nazionale Pedagogisti, Maria Angela Grassi, chiedendo di esprimere un parere scientifico sull'opportunità o meno di posticipare l'avvio dell'anno scolastico 2024/2025.

Dall'altra parte, sono numerose le associazioni di genitori che fanno notare come siano già troppi tre mesi di chiusura delle scuole, dai primi di giugno ai primi di settembre. I costi alti dei centri estivi - è il ragionamento - si scaricano interamente sulle famiglie e nessun genitore ha vacanze per tre mesi.

E le famiglie hanno perfettamente ragione, va detto con chiarezza. L'Italia è il Paese in Europa dove le vacanze estive per le scuole solo le più lunghe. Quest'anno, prendendo l'esempio della Lombardia, la primaria ha chiuso il 6 giugno per le elezioni europee e riaprirà il 12 settembre. Più di tre mesi di stop. Una vera assurdità che si abbatte sulle famiglie anche e soprattutto in termini di costi. Basti pensare che nel Regno Unito, anche se non è più Unione europea, le settimane di ferie estive per le scuole sono solo sei.

Ma i genitori possono stare tranquilli. Il ministero guidato da Giuseppe Valditara e l'intero governo non hanno alcuna intenzione di modificare il calendario scolastico. Nessun rinvio a ottobre. Anzi, per i prossimi anni, e probabilmente già dal 2025, si sta ipotizzando una riduzione delle vacanze estive per allinearsi agli altri Paesi europei. Non solo. Le scuole potrebbero anche aprire nei mesi di luglio e agosto come sorta di centri estivi per quei bambini e ragazzi che non possono andare in vacanza per vari motivi e anche per bambini e ragazzi con disabilità. Proprio per non lasciare il peso tutto sulle spalle delle famiglie. Un provvedimento certamente giusto e condivisibile.
 

Di seguito, un elenco completo delle date di inizio e fine lezioni per ogni regione:

Inizio lezioni:

5 settembre: Alto Adige
9 settembre: Trentino
11 settembre: Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto
12 settembre: Campania, Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia
16 settembre: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Puglia
Giorni di sospensione delle lezioni (oltre alle festività nazionali)

Per informazioni dettagliate sui giorni di sospensione delle lezioni stabiliti a livello regionale, si rimanda ai calendari scolastici pubblicati sui siti ufficiali delle singole Regioni.

Festività nazionali

Oltre alle domeniche, saranno considerati festivi nell’anno scolastico 2024-25:

1° novembre 2024
8 dicembre
25 dicembre (Natale)
26 dicembre (Santo Stefano)
1° gennaio 2025 (Capodanno)
6 gennaio (Epifania)
20 aprile (Pasqua)
21 aprile (Lunedì dell‘Angelo)
25 aprile (Festa della Liberazione)
1° maggio (Festa del Lavoro)
2 giugno (Festa della Repubblica)
Festa del Patrono (se ricade in un giorno di lezione) 

 

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