Politica
Scuola, Rosato (Pd): la riforma sarà legge entro il 15 giugno
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Ci saranno modifiche al teste della legge che riforma la scuola?
"Ne stiamo già approvando di modifiche. Ci sono parecchi emendamenti sull'articolo 2 su cui ci sono pareri favorevoli, per esempio".
Ulteriori modifiche per venire incontro alle richieste della minoranza del Pd?
"No, modifiche per fare un testo migliore. Figuriamoci".
Ci sarà la fiducia sul testo?
"No, neanche ipotizzata".
La maggioranza del Pd è comunque tranquilla nonostante i distinguo della minoranza dem?
"Siamo molto tranquilli".
Ma i 'dissidenti' del suo partito hanno dichiarato che questo testo non lo votano...
"Vediamo. Intanto stiamo andando avanti. Se lei mi chiede se sono preoccupato, la risposta è no. Il gruppo ha lavorato tutto compatto su questo testo, dopodiché c'è qualche posizione personale...ne prendiamo atto. Vediamo quanti saranno alla fine ma questo non è un voto di coscienza, è un provvedimento del governo su cui il Pd ha una posizione unica".
Siete pronti a incotrare nuovamente i sindacati?
"Stiamo incontrando continuamente non solo i sindacati ma anche gli studenti e le rappresentanze dei comitati dei precari. Quindi non c'è assolutamente nessuna rigidità rispetto a qualsiasi tipo di incontro. Ma devono essere incontri che aiutino il provvedimento a venire fuori meglio e più condiviso".
Il via libera della Camera quando ci sarà?
"Mercoledì alle 13".
In Senato quando?
"La prima settimana di giugno".
Modifiche a Palazzo Madama?
"Quello che uscirà dalla Camera sarà un testo che verrà modificato e integrato, come è giusto che sia".
E il via libera finale quando ci sarà?
"Entro il 15 giugno, con la terza lettura alla Camera senza modifiche".
Quindi la riforma sarà legge entro metà giugno e sarà in vigore dal prossimo anno scolastico, giusto?
"Esatto. Sarà attiva per settembre quando inizierà il prossimo anno scolastico".
Ultima domanda. Che cosa si sente di dire a un insegnante italiano?
"Noi stiamo lavorando perché la scuola sia più adeguata alle esigenze di insegnanti, ma anche di studenti e famiglie. Le modifiche che abbiamo apportato in questa riforma vanno tutte in quella direzione e direi agli insegnanti di far sì che l'applicazione della legge vada nell'interesse generale su cui stiamo investendo".