Politica
Governo, senatori in soccorso di Conte? "È possibile"
Parola del democristiano Rotondi
"Operazioni politiche del genere non se ne profilano. Non posso escludere che singoli senatori lo facciano". Con queste parole Gianfranco Rotondi, deputato del gruppo di Forza Italia, leader della Democrazia Cristiana e co-fondatore del Partito del Popolo Italiano, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se ci sia allo studio il sostegno del governo da parte di parlamentari centristi e moderati nel caso di uscita dalla maggioranza di Matteo Renzi e di Italia Viva.
Nessun progetto dunque di sostituzione dei renziani con una fetta di azzurri - oggi Maria Stella Gelmini ha assicurato che non ci sarà alcun sostegno forzista al premier e all'esecutivo - ma la conferma che singoli senatori potrebbero appoggiare il governo giallo- rosso in caso di uscita dei renziani, anche perchè in caso di ritorno alle urne sarebbe quasi certa la loro non rielezione e anche perchè diversi parlamentari moderati non vogliono un centrodestra guidato da Matteo Salvini con le sue giravolte sull'ipotesi dell'Ital-exit. Gli occhi sono puntati in particolare su 5-6 senatori azzurri e su altrettanti senatori di Italia Viva che potrebbero non seguire Renzi in caso di strappo.
Attenzione anche ai gruppi a Palazzo Madama del Misto e delle Autonomie nei quali ci sono senatori (7 o 8 in totale) che finora non hanno votato la fiducia all'esecutivo. Numeri alla mano, i senatori di Italia Viva sono 17 senza i quali il governo scenderebbe a quota 144-145 da 161-162. Quindi, se non ci fosse il soccorso di qualche senatore, anche se non con un'operazione organizzata come afferma Rotondi, l'esecutivo non avrebbe più i numeri a Palazzo Madama in caso di rottura con l'ex premier ed ex segretario del partito democratico.