Politica

Sgarbi contro Carfagna: ‘Atteggiamento fascista, ha provato a imbavagliarmi’

Dopo l’espulsione dalla Camera, il deputato ricostruisce i fatti sostenendo che il suo diritto di parola sia stato prevaricato

Sgarbi, le dichiarazioni dopo l'espulsione dalla Camera

Mara Carfagna "ha usato un atteggiamento fascista, ha provato a imbavagliarmi. Le ripeterei che è stata censoria nei miei confronti. Io non mi faccio incatenare".

Così al Riformista, Vittorio Sgarbi ricostruisce i fatti di ieri in Aula, con la sua espulsione, portato via di peso dai commessi, rispondendo alla domanda se si sentisse di scusarsi con la deputata azzurra, ieri a capo dell'Aula di Montecitorio. Sgarbi replica pure a Giusi Bartolozzi: " È sessista. Vale per gli uomini come per le donne. E se sei stronzo, qualcuno prima o poi te lo dice. Chiunque tu sia".

"Ho detto ‘stronza’ alla Carfagna? Direi di non averlo mai detto. Dovrei risentire l'audio. Se ho detto stronza a Mara Carfagna, non è alla persona che l'ho detto ma al comportamento che in quel momento stava tenendo, era un comportamento prevaricatore del mio diritto di parola".

Sul fatto se ci fossero liti interne a Forza Italia, Sgarbi ha detto: "Ma io sono l'unico coerente, sono gli altri a essere in dissonanza con chi li ha fatti eleggere in Parlamento. Per questo ho ripetuto e urlato più volte 'Berlusconi' in aula, perché so che lui la pensa come me. Non c'era ragione di allontanarmi”, conclude spiegando di non essere uscito di sua iniziativa dopo l'espulsione. “In democrazia non esiste che tu vieni messo a tacere in questo modo. Non ho insultato nessuno. Ho svolto un intervento nel merito".