Sisma, la nomina di Errani divide la Lega
Maroni: "Ottimo". Salvini: "Una follia"
"Se capitasse questo incarico, parlerò solo dopo che mi sarò reso conto della situazione e delle cose". Accetterà l'incarico? "Non è che non accetto, è il terremoto. E quindi....ma al momento, sono ancora lì per capire". Vasco Errani rilascia a Repubblica questa breve dichiarazione per precisare la sua posizione. Che è di attesa. "Nessun altro può parlare per me", aggiunge. In attesa del decreto del governo, il nome di Errani suscita una polemica interna alla Lega.
Maroni: "Ottima scelta". Positivo il commento del governatore della Lombardia. "Errani è uomo di esperienza e concretezza. Piena collaborazione da parte di Regione #Lombardia", ha scritto su Twitter il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
Salvini: "Una follia". "La Lega c'è, per aiutare in ogni modo i terremotati. Ma nominare Errani per la ricostruzione, con migliaia di emiliani ancora fuori casa dopo 4 anni e migliaia di aziende non risarcite e fallite, è una follia". Questo il posto di Matteo Salvini, segretario della Lega, su Facebook.
Calderoli: "Mossa Renzi contro sinistra dem". "Errani è l'uomo giusto", commenta un altro esponente leghista, il senatore Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato. "Ma ho molte perplessità invece se sia il momento giusto, perché ho il sospetto che questa nomina sia l'ennesima cinica mossa di Renzi per togliersi dai piedi, in vista del referendum ed in un'ottica congressuale, l'unico autorevole esponente nel Pd che pochi giorni fa aveva avuto il coraggio di dire davvero qualcosa di sinistra". Il 19 agosto Errani aveva lanciato un appello all'unità del partito. "Io penso che il Pd debba avere la capacità di ascoltare anche le ragioni del 'no', discutere nel merito e avere la forza e il coraggio di affrontare un problema che ci viene posto motivatamente da più parti". Il punto di partenza: cambiare la legge elettorale.
Ma al momento Errani non si sbilancia. Troppo delicata la situazione: il premier Matteo Renzi dovrebbe ufficializzare già in settimana con un decreto la sua nomina di commissario straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto (Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria). Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna, vanta una grande esperienza nella gestione del post sisma nella pianura Padana. In quell'occasione coordinò una ricostruzione che ha seguito un modello simile a quello del Friuli, con il ripristino dei paesi in base al modello originario. E con una forte attenzione alle realtà produttive. Il sentimento che anima Errani è ben preciso: accetterebbe un incarico tecnico istituzionale per spirito di servizio e per aiutare i terremotati a ricominciare. Ma non vuole letture politiciste dell'incarico. Se accettasse, insomma, non sarebbe in quanto esponente della minoranza dem vicino a Bersani, non sarebbe per siglare quel tentativo di dialogo da lui stesso auspicato a tre mesi dal referendum.