Politica
Sondaggi/ Fiducia nella premier, batosta per Meloni: prima volta sotto al 40%
Cala anche il partito della premier FdI ora al 27,5%, mentre tornano a salire sia Pd che M5S, con entrambe le formazioni che fanno registrare un +0,2%
Sondaggi, fiducia in Meloni per la prima volta sotto il 40%
Intenzioni di voto, fiducia nel premier, ma anche la responsabilità dell’attentato terroristico occorso nella sala concerti di Mosca, la chiusura della scuola di Pioltello per la fine del Ramadan e i test psicoattitudinali per magistrati: che cosa ne pensano gli italiani? Ecco i nuovi sondaggi di Termometro Politico.
Sondaggi elettorali, Fratelli d’Italia continua a scendere
Termometro politico
Nelle ultime intenzioni di voto vediamo come Fratelli d’Italia sia scesa al 27,5% (-0,3%). Tornano a salire sia PD che M5S, con entrambe le formazioni che fanno registrare un +0,2%. Forza Italia accusa la prima minima flessione (-0,1%) dopo settimane di crescita, mentre la Lega rimane stabile al 9%. Stabile Azione di Calenda al 3,8%, tornano a scendere SI/Verdi (3,2%), IV (2,8%, di nuovo sotto la soglia di sbarramento) e +Europa (2,4%).
Per la prima volta abbiamo sondato, inoltre, il movimento “Pace Terra Dignità” di Michele Santoro e il nuovo “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca. Per quest’ultimo, la percentuale d’ingresso è decisamente bassa (0,5%). Fa decisamente meglio la “lista Santoro”, con l’1,8%, che supera fin da subito anche Democrazia Sovrana e Popolare (1,7%) di Marco Rizzo.
Il dato sulle intenzioni di voto viene certificato ulteriormente dal primo dato di fiducia al di sotto del 40% per Giorgia Meloni da quando è al Governo. Le opinioni positive sono il 39,3% del campione, in calo di quasi un intero punto percentuale (40,2%) rispetto alla scorsa settimana.
Sondaggi, attentato in Russia è reale responsabilità dell’ISIS, ma c’è l’ombra dei servizi segreti occidentali
Partendo dalla principale notizia della settimana, abbiamo chiesto ai nostri lettori circa il responsabile dell’attacco terroristico di Mosca. Per la gran maggioranza del campione, ben il 51,3%, è una responsabilità diretta e univoca dell’Isis e dei gruppi islamici collegati. C’è poi un 22,2% che pur ritenendo l’Isis come esecutore materiale, crede che sia stato sostenuto da servizi segreti ucraini e occidentali. Addirittura un 7,6% ritiene che sia pura responsabilità di questi ultimi e che l’Isis non sia minimamente coinvolto. Andando a sommare queste ultime due risposte, si ottiene un 29,8% (quasi 3 su 10) che credono nella responsabilità dei servizi segreti stranieri. Infine, un 11% crede che l’attentato sia una false flag messa in piedi da Putin stesso.
Pioltello e chiusura scuola per fine del Ramadan: italiani contrari
Nonostante la decisione presa dalla scuola di Pioltello di chiudere per la fine del Ramadan presenti pieni criteri di legittimità e legalità, abbiamo chiesto ai nostri lettori se, secondo loro, si trattasse di una giusta decisione. Se, infatti, dal punto di vista normativo non c’è dubbio circa la legalità della chiusura, ci siamo soffermati sul suo valore politico. La risposta più gettonata è quella radicalmente contraria alla decisione presa dalla preside di Pioltello: per un 35,8% si tratta di “una rinuncia alla nostra identità a favore dell’Islam, è grave che avvenga”. Un altro 23,5% sostiene di non essere d’accordo perché si tratta di una “rinuncia alla laicità della scuola, la quale deve valere sempre, per qualsiasi religione”. Dall’altra parte, per un 27,5% del campione si è trattato di una decisione giusta che rispecchia la natura multietnica e multireligiosa di molte aree del Paese. Una risposta un po’ più minoritaria (11%) afferma di essere d’accordo con la decisione, ma “la stessa libertà religiosa va garantita a tutti, ebrei e cristiani, per esempio attraverso l’affissione del crocifisso”.
Sondaggi, campione favorevole a test psicoattitudinali per i magistrati
Chiudiamo le nostre domande della settimana con l’ipotesi di introdurre dei test psicoattitudinali per i magistrati. Un’idea che sembra trovare il favore di buona parte del campione (quasi il 60%). La risposta più gettonata (37,1%) crede che sia giusto in quanto dalle loro decisioni dipende la vita delle persone ed è doveroso assicurarsi che siano completamente equilibrati. Un 22% estenderebbe gli stessi test anche a politici e alti funzionari del settore pubblico. Dall’altra parte, c’è un 23,3% fortemente contrario che la ritiene una mossa volta a delegittimare la magistratura e violare l’autonomia del potere giudiziario. Infine, un 16% crede che sia più efficace introdurre la responsabilità civile dei magistrati piuttosto che i test psicoattitudinali, non credendo nella loro affidabilità.
Nota metodologica di Termometro Politico: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 4.000 interviste raccolte tra il 26 e il 28 marzo 2024.