Politica

Sondaggi, la sfida dei piccoli: Verdi-Si 3,6, ItalExit 2,8. Molto male Di Maio

La soglia di sbarramento per entrare in Parlamento è fissata al 3%. Ma per i partiti in coalizione serve comunque l'1% altrimenti i voti non vengono conteggiati

Sondaggi, Impegno Civico rischia di non raggiungere neanche l'1%

Mancano solo due settimane alle elezioni politiche, fissate per il prossimo 25 settembre. La campagna elettorale per i vari partiti è in pieno svolgimento e se per i grandi partiti la sfida è sulla conquista della maggioranza in coalizione per poter governare il Paese, tra i piccoli schieramenti è in palio l'entrata o meno nel prossimo Parlamento. La soglia di sbarramento infatti è fissata al 3% per gli schieramenti che non sono inseriti all'interno di una coalizione, mentre per chi fa parte di un gruppo di partiti bisognerà comunque raggiungere l'1% per non vedere dispersi e non conteggiati i propri voti. Chi rischia in questo senso - si legge sul Messaggero attraverso l'ultimo sondaggio di YouTrend - è Impegno Civico di Luigi Di Maio e Tabacci. Il partito, inserito nella coalizione di centrosinistra, infatti, è dato all'1,1% e rischia quindi di scendere sotto la soglia minima per ritenere il voto valido ai fini del conteggio.

Ora - prosegue il Messaggero - resta un ultimo rush al riparo dai riflettori dei sondaggi, su cui per legge dovrà calare il sipario a partire da domani. Nel frattempo, la rincorsa continua. Non solo fra gli sfidanti in testa. A fondo classifica si scalda la sfida tra chi spera di agguantare quel 3% che, così dice il Rosatellum, permette alle liste di eleggere parlamentari. La sorpresa, qui, si chiama Italexit: il partito anti-establishment di Gianluigi Paragone aleggia intorno al 2,8%, dice Youtrend. Un altro colpo di scena che potrebbe riservare il foto-finish. Sopra la soglia minima c'è Europa verde-Sinistra italiana, il partito di Fratoianni e Bonelli è indicato al 3,6%. Sotto lo sbarramento, invece, ci sono +Europa (1,9%), Noi Moderati (1,7%) e Unione Popolare (1,2%).