Politica
"Stop all'uno vale uno. Merito riguarderà tutta l'azione di governo nel 2023"
Intervista ad Augusta Montaruli, sottosegretario al ministero dell'Università e della Ricerca (Fratelli d'Italia)
Non le pare un po’ poco?
“A me invece sembra la cosa più importante per rispondere ai bisogni degli italiani. E poi ci sono tanti altri interventi, ma quello che mi interessa sottolineare è l'impostazione generale che sta dando questo governo, che ha messo al centro della sua azione futura il merito".
Parla del merito sul lavoro o nello studio?
“Sto facendo un ragionamento complessivo, che riguarderà l’azione del governo in modo strutturale, a partire dal nuovo anno e per tutta la legislatura. Noi ci siamo posti l’obiettivo di ripristinare il valore del merito, che è indispensabile per consentire alla nostra nazione di crescere, di progredire. Il merito e’ l’unico strumento valido per dare la possibilità di emergere a chi e’ nato nelle situazioni più umili. E’ uno strumento sociale. L’assenza di merito ha penalizzato sempre i più fragili. Noi stiamo mettendo in campo tutte le misure per dare pari opportunità di accesso”.
Fino ad ora non era così?
“Veniamo da anni nei quali ha imperversato la cultura di sinistra, che promuove una visione unilateralista di appiattimento verso il basso, e dei 5 Stelle: quelli dell’uno vale uno. E’ vero l’opposto invece, ognuno di noi è unico e irripetibile e deve essere messo nelle condizioni di dimostrare le proprie qualità e di emergere”.
Il merito sarà al centro dell’azione anche del ministero dell’Università e della Ricerca, dove lei è sottosegretario?
“Con il ministro Bernini abbiamo già cominciato questo percorso e certamente insisteremo. Stanziando 500 milioni di euro, 250 sia per il 2024 che per il 2025, abbiamo salvato il diritto allo studio in Italia che, altrimenti, avrebbe avuto un tracollo. Questo è un primo atto concreto per garantire ai ragazzi parità di accesso, con un'attenzione particolare verso i più fragili, che avranno la possibilità così di emergere per talento, capacità e competenza”.