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Politica
"Stipendi ai prof", Valditara diventa un caso. Landini (Cgil): "É una follia"

Landini, segretario Cgil, commenta la proposta di Valditara sugli "stipendi variabili" dei prof: "É una follia"

Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil, ha commentato la proposta del ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara di differenziare gli stipendi per regioni, anche con finanziamenti privati: "Penso che il ministro, anziché fare delle dichiarazioni che ci portano indietro cinquant'anni, dovrebbe porsi il problema di come affrontare la situazione. Il Paese è già abbastanza diviso. Credo che tornare a una differenziazione di gabbie salariali come c'era cinquant'anni fa sia una follia, il nostro Paese è già abbastanza diviso, non ha bisogno di aumentare le divisioni".

Immediata la replica del ministro: "Non è mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud; ho solo riportato una problematica sollevata da alcune regioni riguardo il differente costo della vita nelle diverse città italiane. Insieme con sindacati e Regioni si ragionerà anche di questo aspetto, per cercare soluzioni adeguate in favore di docenti e personale scolastico". 

Scuola, Valditara: "Salari su base territoriale". Mezzogiorno in rivolta

Il ministro Giuseppe Valditara fa infuriare l'intero Mezzogiorno dopo la proposta di aumentare gli stipendi ai professori "in base al costo della vita nel territorio in cui vivono". La scuola pubblica, sostiene (non da solo) il ministro - riporta Repubblica - ha bisogno di nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei prof che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, il responsabile dell’Istruzione e del merito è disposto ad aprire ai finanziamenti privati. Non solo quelli già esistenti — le donazioni con benefici fiscali per chi le elargisce, il fundraising, le sponsorizzazioni — che il ministro giudica "insufficienti". Serve, dice Valditara alla piattaforma di dialogo promossa da PwC e gruppo Gedi "Italia 2023: persone, lavoro, impresa", "trovare nuove strade, anche sperimentali, di sinergia tra il sistema produttivo, la società civile e la scuola, per finanziare l’istruzione, oltre allo sforzo del governo".

Anche sui salari Valditara ha un’idea: chi vive e lavora in una regione d’Italia in cui più alto è il costo della vita - prosegue Repubblica - potrebbe guadagnare di più. Tradotto: stipendi più alti al Nord. Effetto dell’autonomia differenziata. Sulla riforma cui sta lavorando il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, il responsabile dell’Istruzione afferma infatti: "Io non credo che il contratto nazionale verrà toccato, semmai la richiesta delle Regioni è consentire maggiore equità dove il costo della vita è più alto. Bisogna capire come fare per quei docenti che nei fatti ricevono uno stipendio molto più basso". Immediata la reazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: "Un grave errore, così si desertifica il Sud. Bisogna garantire stipendi migliori a tutti i professori".

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giuseppe valditarascuola





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