Politica

Succede di tutto in Europa, ma nessuno se ne accorge

Di Fabrizio Fratus

Abu Dhabi Secrets: quando lo spionaggio internazionale danneggia l'Europa



Lo schema ha colpito ogni paese del vecchio continente e, ovviamente, anche l’Italia non ne è uscita indenne. Arianne Ghersi spiega: “questa moderna caccia alle streghe non si avvaleva di comprovati rapporti compromettenti, ma si poteva finire invischiati in questa scellerata lista anche a causa di una semplice foto in compagnia di una persona dubbia incontrata durante viaggi istituzionali o per aver collaborato con delle associazioni. Sembra che in questa trama siano stati coinvolti in maniera più o meno inconsapevole anche importanti esponenti accademici del nostro paese”. E per quanto riguarda il “mondo della privacy”? Dove sono tutti coloro che si stracciano le vesti ogni qualvolta un algoritmo intuisce la nostra predilezione per gli spaghetti al pomodoro a discapito delle orecchiette alle cime di rapa? Dibattiti infiniti in talk show imbarazzanti sull’uso delle nostre preferenze a fini commerciali: questi “ben pensanti” cosa e come dovrebbero ora esprimere il loro sdegno? I social, mezzi utilissimi e per certe categorie professionali indispensabili, capaci di “bannare” chiunque esprima un pensiero non allineato al main stream, sono “forse” parte dello schema di spionaggio perpetrato? Perché l’algoritmo colpisce piccole realtà editoriali che subiscono limitazioni/censure per aver pubblicato su un noto social network articoli corredati da foto di personaggi storici protagonisti della seconda guerra mondiale?