Politica
Taglio parlamentari e nuova legislatura: come cambia l’Aula di Montecitorio
Si passa da 635 a 400 deputati. Oltre 200 scranni vuoti, di questi 160 saranno resi inutilizzabili ma non verranno rimossi
Taglio dei parlamentari, la Camera dei deputati non cambia aspetto ma ci saranno delle modifiche sulle sedute
Con il taglio dei parlamentari e la riduzione degli eletti da 630 a 400 non ci sarà alcun stravolgimento dell’Aula di Montecitorio e gli scranni in eccesso non saranno rimossi. Come anticipato dal questore Fontana e confermato su affaritaliani.it da Montecitorio, l'Aula verrà adattata alla nuova composizione salvaguardando l’aspetto “architettonico dal valore inestimabile”. La nuova Camera, inaugurata nel 1918, è stata realizzata dall’architetto Ernesto Basile a cui il governo aveva dato il compito di ampliare la vecchia sede con un nuovo edificio alle spalle di quello più antico.
I lavori di adeguamento saranno effettuati nelle prime due settimane di ottobre che precederanno la seduta inaugurale della XIX legislatura. In sostanza saranno “escluse alcune postazioni”, si spiega. Nello specifico quelle situate nelle ultime due file, vale a dire 160 scranni.
Di queste postazioni verranno rese inutilizzabili le “minuzie”, come vengono definite, cioè tutta quella strumentazione utile all’eletto per esercitare le sue funzioni durante i lavori dell’Aula come i microfoni o le fessure in cui inserire i badge di cui ogni parlamentare è dotato. Pronte a essere ri-utilizzate per quando le camere si riuniranno in seduta comune in occasione dell’elezione del Capo dello Stato, dell’elezione di 1/3 dei giudici della Corte costituzionale e della nomina di 1/3 dei membri del Consiglio superiore della magistratura.
Basile, come si legge sul sito di Montecitorio, noto esponente dello stile liberty italiano, nel disegno degli interni ha evidenziato il suo gusto più di designer che di architetto, ottenendo un risultato complessivo in cui la solennità degli ambienti si sposa con l'ariosità delle decorazioni e dei dettagli. Basile ha concepito l’Aula come rielaborazione del tipo a pianta semicircolare - con la cavea a settori per gli scranni dei deputati – e con un comparto di forma rettangolare dove è alloggiato il banco della Presidenza, sopra il quale si trova il grande pannello scultoreo in bronzo di Davide Calandra dedicato alla celebrazione dell’Unità d’Italia.