Travaglio critica Grillo: aveva fatto lo stesso con Di Pietro
Travaglio ripete lo stesso copione di Di Pietro con Grillo
Quello che sta succedendo in questi giorni a Il Fatto è una storia già vista e che sta ripetendosi con lo stesso copione.
Infatti Travaglio è da sempre un acceso giustizialista e prima di Grillo fu seguace e di Antonio Di Pietro e dell’Italia dei Valori.
Pochi se lo ricordano, ma Travaglio e Il Fatto decollarono nelle vendite proprio con Italia dei Valori.
In effetti Travaglio e Gomez furono i principali propulsori mediatici dell’azione di Di Pietro prima magistrato di Mani Pulite e poi politico, con ruoli rilevanti nel governo.
Comunque come sta accadendo ora con Grillo - Di Maio, Travaglio cominciò a diventare critico con Di Pietro quando emersero i primi problemi con Italia dei Valori.
Poi la storia -come si sa- si ripete.
IdV raggiunto un 10% nel 2008 si avviò in un lento e costante declino segnato da clamorosi fatti e cambi di casacca clamorosi, come quelli di De Gregorio e poi di Razzi e Scilipoti che transitarono nel centro - destra. Nel novembre 2009, pochi lo ricordano, si ebbe una forte contestazione interna all’Idv con la creazione, avvenuta in una memorabile assemblea a Bologna, di un’area programmatica all’interno del partito, La Base IdV, che contestava l’allora politica dei vertici. E chi scrive, ed allora era stato designato dall’Assemblea come portavoce politico di quell’area, ebbe il supporto proprio dai giornalisti de Il Fatto Quotidiano e da Micromega di Paolo Flores D’Arcais, che si occuparono di quelle vicende con quasi giornaliera copertura.
Qui è riportato il link all’articolo di Giovanni Russo Spena: http://temi.repubblica.it/micromega-online/l%E2%80%99idv-perde-il-pelo-e-raddoppia-il-vizio/
La contestazione riguardava la scarsa trasparenza e la modalità verticistica della gestione del partito e portò al Congresso di Roma del febbraio 2010 alla presentazione di una mozione di minoranza, che chiedeva tra l’altro maggiore democrazia e le primarie, di cui fui relatore.
Successivamente si giunse poi all’attacco di Report della Gabanelli nel novembre del 2012 che segnò il definitivo distacco dei media “giustizialisti” da Italia dei Valori e da Di Pietro.
La recente polemica di Travaglio nei confronti di Grillo per la nomina di Di Maio a candidato premier ricorda molto da vicino quegli avvenimenti.