Politica

Tutto può la sinistra dei pugni chiusi, ma alla destra è vietata pure l'ironia

Di Giuseppe Vatinno

Disegni e Osho, vignettisti a confronto: la sinistra può fare ironia sulle Br, ma se lo facesse la destra con i Nar... apriti cielo

L’ironia che alla destra è vietata

Partiamo da una premessa. Stefano Disegni è uno dei disegnatori migliori che abbiamo in Italia. Le sue strisce sono esilaranti, la sua ironia acida è segno distintivo di una grande intelligenza che gli permette di interpretare al meglio la realtà, senza incappare troppo nelle ire del Principe. Collabora a “7”, l’allegato settimanale che esce il venerdì insieme al Corriere della Sera, dove disegna “La Striscia” e cioè quattro vignette satiriche.

Nel numero appena uscito Disegni mostra un signore che è dall’oculista a fare l’esame della vista e il medico gli chiede “Lei è comunista?” e il paziente, alzando il pugno chiuso, risponde: “Da sempre! No al capitalismo! Yankee go home!”. Il medico lo guarda ed esclama: “Lo immaginavo. È quello, ma non si deve preoccupare. È un banale sdoppiamento ottico a visione sovrapposta”.

Successivamente il medico ci mostra come vede il paziente che sovrappone alla immagine di Putin quella di Stalin. Ma il diavolo, come è noto, non solo veste Prada, ma si nasconde nei particolari.

Così, guardando bene, ci si accorge che il paziente alza il pugno sinistro nel noto saluto, ma nel farlo copre le prime due lettere della prima riga della tabella di acuità visiva che è composta da “APBR”. Le lettere coperte dal pugno chiuso sono quindi le prime due, e cioè la “A” e la “P”. Restano visibili solo le ultime due, “B” ed “R” e cioè “BR”.