Politica

Ucraina e invio di armi, da Letta a Schlein: le giravolte della Sinistra

Di Paolo Diodati

Sul caso Ucraina e l'invio di armi a Kiev gli eredi dei comunisti, passando da Enrico Letta alla Schlein, son passati dalla padella alla brace

Enzo Pennetta, un Professore agli antipodi della ragazzotta cresciuta sui ring della politica di basso profilo, dove si può far fortuna anche se si ha solo la battuta pronta e la faccia tosta, sta facendo da portavoce del movimento Ripudia la guerra. Scopo importantissimo: organizzare un referendum sull'invio di materiale bellico a un ex attore comico diventato criminale di guerra anche a danno del suo popolo di cui, in 49 puntate televisive, in un film prodotto da lui stesso e nel partito fondato, unico ora esistente nella democratica Ucraina, si definiva "Servitore del popolo".

Ho letto diversi interventi di Pennetta: preparato, profondo nelle argomrentazioni scientifiche e, soprattutto, educato e tollerante. Sono felicissimo di questa iniziativa, che, ripeto, ritengo importantissima, e che cercherò di far conoscere negli ambienti che frequento.

Ha il grande merito di richiamarsi esplicitamente all'art. 11 della Costituzione che impone all'Italia di "ripudiare" la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali. Il Prof Ugo Mattei (illustre giuristauna, vera autorità, in tanti campi del Diritto), è stato tra i primi, se non il primo, a ricordare questo "particolare" della nostra Costituzione, sottolineando, il 25/3/22 che "ripudiare" sia più forte di "rifiutare".

Tutti i sondaggi dicono che la maggioranza degli italiani sia contro l'invio di materiale bellico e di denaro, credo non solo in ottemperanza all'art. 11 che magari non ricordano o non conoscono, ma più egoisticamente, perchè quello che viene regalato a Zelensky, viene tolto a noi. In particolare a chi sta peggio.

Non fermerà la guerra, un'eventuale vittoria di chi se ne vuole uscire, prima di precipitare nel burrone? E sia, ma chiarirà di chi sia stata la responsabilità di un comportamento irresponsabile e anche anticostituzionale. Una decisione che realizza due atti di violenza: fregandosene della Costituzione e della volontà del popolo italiano. Decisione che mostra anche totale ignoranza della storia. Perché ripetere a pappagallo (anzi, a pappagalla) la storia che la responsabilità di questa sia solo di Putin? Perché, almeno in Italia, nessuno dei grandi esperti che vanno a pontificare in tv, non parla di Giulietto Chiesa che già nel 2014 sosteneva, con dati di fatto inoppugnabili, che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata per la questione ucraina? Perché nessuno cerca di far aprire gli occhi alle vittime del pensiero unico strombazzato da quasi tutta la stampa e le radio televisioni? Questa guerra è stata voluta dalla NATO ed era chiaro dal 2014. Segnalo uno dei documenti più illuminanti sulla "preveggenza" del grande giornalista, purtroppo scamparso nel 2020.