Politica
Ucraina, Pd: "L'ingresso nell’Ue adesso non è la priorità"
L’europarlamentare Pd Brando Benifei ad Affari: "Gli Stati membri ne discuteranno certamente. Ma l’urgenza assoluta ora è fermare l’aggressione di Putin"
Ucraina, Brando Benifei (Pd): “Non esiste il tema di un’adesione immediata in Ue. Se un Paese vuole avviare subito una richiesta d’ingresso va ascoltato e sicuramente gli Stati membri ne discuteranno. La priorità adesso però è fermare l’aggressione di Putin”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ha chiesto l'ammissione immediata dell'Ucraina all'Unione europea. Dal canto suo, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato che ci sono "diverse opinioni" all'interno dell'Ue al riguardo, soffermandosi anche sulla procedura da seguire, con la Commissione che si esprimerà e il Consiglio che dovrà pronunciarsi.
Sulla questione, Affaritaliani.it ha interpellato l’europarlamentare dem Brando Benifei. Il capodelegazione Pd in Europa, parlando col nostro giornale, ha messo subito in chiaro che “non esiste il tema di un’adesione immediata. Quello che vuole Zelensky è aprire un immediato procedimento per l’adesione all’Unione europea”.
“L’ingresso nell’Ue è regolato da procedure che sono articolate - ha spiegato Benifei -. Se un Paese vuole avviare subito una richiesta d’ingresso va ascoltato e sicuramente gli Stati membri ne discuteranno. Oggi, però, l’urgenza assoluta, anche per l’Ucraina - e questo lo sa per primo Zelensky -, è avere supporto su ogni fronte per reagire e difendersi dalla follia dell’aggressione di Putin, per lavorare a un immediato cessate il fuoco e per riaprire un negoziato. Dunque, questo è il punto di partenza”.
L’europarlamentare del Partito democratico, però, aggiunge anche: “Allo stesso tempo, dal Parlamento europeo c’è una grande vicinanza. Come abbiamo supportato con forza il processo di adesione, che è ben più avanzato, dei Paesi dei Balcani, bisogna discutere apertamente pure di questa richiesta che viene dall’Ucraina. Ma sono questioni molto serie, non si può ridurre il tutto a uno scambio di battute”.
Secondo Benifei, comunque, “è chiaro che quanto accaduto sicuramente apre uno scenario di confronto diverso su un’evoluzione dei rapporti internazionali”: il tema dell’ammissione dell’Ucraina, infatti, “prima dell’aggressione era ben lontano dall’essere affrontato”. Sta di fatto che “in questo momento, lo ribadisco, la nostra priorità deve essere fermare l’aggressione, aiutare l’Ucraina a difendersi e a far rispettare la sua sovranità. Se queste condizioni si realizzeranno – conclude l’europarlamentare -, allora poi si potrà discutere di tutto il resto”.
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