Politica
Ue, la conferma che comanda Draghi. Sì al Green Pass all'italiana con tampone
Passa la linea del presidente del Consiglio. Adesso anche gli altri Paesi si accodano. Nessuna critica da Francia e Germania
Ue, Germania e Francia non criticano la scelta di Draghi
L'Europa si allinea all'Italia. A Bruxelles vince la strategia del premier Mario Draghi, il Green Pass non basterà più per entrare in un Paese membro, servirà anche un tampone negativo. Il Consiglio europeo, dopo la lite con la Commissione, già rientrata mercoledì pomeriggio in seguito al colloquio tra il ministro Speranza e la commissaria alla Salute Kyriakides, ha deciso di fare un passo indietro, complici anche in casi di contagio in aumento in tutta Europa, con il picco della Gran Bretagna che ha raggiunto la quota allarmante di 88mila positivi in un solo giorno. La stessa Commissione dovrebbe omologare anche la durata del Green Pass a nove mesi per tutti i 27 Stati membri e valuta se esprimersi anche sull’ipotesi di associare nei viaggi in Europa l’uso del tampone. Dopo Roma, infatti, si sono già aggiunti all’obbligo del test anche la Grecia e l’Estonia. La Svezia ha confermato di considerare la scelta «comprensibile».
Ma soprattutto - prosegue Repubblica - i due Paesi più grandi, ossia Germania e Francia, hanno evitato con cura di esprimersi contro Draghi e di difendere le critiche della Commissione, sebbene nella notte Macron abbia ribadito: "Non prevediamo di introdurre test Covid all’interno della Ue, ma verso i paesi terzi". Il motivo è semplice: anche Berlino e Parigi sanno che la situazione potrebbe richiedere qualche cautela in più e in particolare alcune restrizioni in più. Il nuovo Cancelliere Scholz sa che questo sarà il terreno su cui verrà subito giudicato.
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