Unioni Civili/ Cirinnà a Bagnasco: “Le approveremo entro l’anno”

Monica Cirinnà, senatrice del Pd e relatrice del disegno di legge sulle unioni civili in discussione al Senato, con un'intervista ad Affaritaliani.it, replica al presidente della Cei Bagnasco che è intervenuto nuovamente per stoppare il ddl.

Bagnasco sostiene che con il ddl in discussione al Senato si equiparerebbero le unioni civili ai matrimoni. E’ così?
"Noi siamo i legislatori di uno stato laico. Per noi esiste solamente la costituzione italiana e le interpretazioni che della Costituzione dà la Corte Costituzionale. La Consulta, con la sentenza del 2010, dice che le coppie composte da persone dello stesso sesso vanno tutelate seguendo l'articolo 2 perché sono formazioni sociali. Quindi, siccome quello in discussione non è un matrimonio ma un nuovo istituto di diritto pubblico e siccome l'articolo 29 della Costituzione non viene toccato, dico che andremo avanti per approvare il ddl. Io faccio il legislatore di uno stato laico, Bagnasco  è il capo della Cei e segue i testi sacri".

Avremo le unioni civili entro la fine dell'anno?
"E' stato detto da tutti. Io sono una formica e finirò il mio lavoro in aula del Senato. Poi ci sarà il passaggio alla Camera e entro la fine dell'anno la firma del presidente della Repubblica. Su questo Renzi non recederà"

Le unioni civili potrebbero passare anche con una maggioranza diversa da quella di governo vista l'opposizione dell'Ncd?
"Quando si mette mano al diritto di famiglia si incide fortemente sulla composizione sociale del nostro Paese. Quindi bisognerebbe avere la più ampia maggioranza possibile. Noi non vogliamo tenere fuori né il Nuovo centro destra, né il Movimento 5 stelle, né Sel. I punti intoccabili del mio testo sono chiari: i diritti sociali, reversibilità della pensione, responsabilità genitoriale del figlio del partner attraverso l'articolo 44 della legge sulle adozioni. Sul resto si può trattare".

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)