Politica
Vannacci, la denuncia di un militante: "Minacciato in casa dai suoi uomini. Mi hanno detto di sedermi e tacere"
Marco Belviso ha deciso di denunciare questa sorta di raid squadristico. Il partito del generale non esiste ancora ma già si parla di scissioni
Vannacci, la denuncia di un militante: "Ero in tre, mi hanno detto di sedermi sul divano e stare zitto..."
Roberto Vannacci starebbe lavorando da tempo a un suo partito personale, per ora si tratta solo di un movimento politico ma nelle intenzioni del generale e ora europarlamentare a detta di molti ci sarebbe molto di più di questo. Ma nel "Mondo al contrario" si parla già di "scissione" del nord-est. Tutto è legato a un episodio avvenuto domenica e messo nero su bianco da Marco Belviso, giornalista ed editore della rivista il Corsaro della Sera che ha creato la sigla Amici del nord-est per Vannacci. Belviso ha denunciato tre persone. il militante sostiene - riporta La Repubblica - di aver ricevuto una visita inaspettata a casa: il presidente del comitato il Mondo al contrario, Fabio Filomeni, tenente colonnello in congedo; Bruno Spatara, segretario dell’associazione, ex parà e in passato esponente di movimenti di estrema destra; Gianluca Priolo, tesoriere della stessa associazione politica e anche lui già della Folgore.
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A sentire il racconto di Belviso, messo nero su bianco nella querela, è stato una specie di raid squadristico. "Ho ricevuto un messaggio da Filomeni che mi diceva "tra venti minuti sono lì", spiega. Negli ultimi giorni tra i due - prosegue La Repubblica - c’erano stati dissidi politici, anche lo stesso Vannacci si era risentito con Belviso per alcune sue dichiarazioni pubbliche e telefonicamente gli aveva espresso il proprio disappunto. "Pensavo che Filomeni, che vive in Toscana, avesse fatto tanta strada per chiarirsi, ero anche uscito a comprare qualche birra", continua Belviso. Il quale invece si ritrova non solo Filomeni ma tre persone in casa.
Rifiutano i convenevoli e mostrano toni e atteggiamenti minacciosi, perlomeno a suo dire: "Mi hanno detto che dovevo stare zitto, fermo e seduto sul divano". In mano i tre avevano un foglio con carta intestata del movimento il Mondo al contrario: "Volevano che lo firmassi, oppure che rinunciassi alla mia attività giornalistica, così mi sono rifiutato". La replica scritta di Filomeni: "Siamo andati con preavviso, correttezza e rispetto". Intanto il vicepresidente nazionale dell’associazione, Norberto De Angelis, dopo i fatti avvenuti domenica, comunica a tutti le sue dimissioni per "insindacabili motivi personali".