Politica
Vannacci vale un milione e mezzo di voti. Chi lo candida prenderà il 4% in più
Per come si è posizionato sulla scena, il generale potrebbe proporsi come il riferimento politico dell’estrema destra italiana
Non dimentichiamo che il generale Vannacci, un po’ di anni fa, si è distinto per aver suscitato il caso dell’impiego dei proiettili a uranio impoverito in molti teatri di operazione (cosa che ha messo a rischio la salute, e in qualche caso la vita, di centinaia di militari italiani). La sua è stata una denuncia coraggiosa, che gli è sicuramente valsa il riconoscimento di un’elevata capacità di rappresentanza sindacale rispetto al mondo degli operatori della sicurezza (in primis, quelli delle forze armate).
La conclusione del ragionamento è che il generale Vannacci potrebbe valere un milione e mezzo di voti (una percentuale attorno al quattro per cento degli esprimenti voto). Voti teorici, naturalmente, calcolati a tavolino, ma non privi di una loro plausibilità. Voti, inoltre, in parziale sovrapposizione sia con Fratelli d’Italia che con la Lega. Non è detto, perciò, che se Vannacci entrasse in politica con Fratelli d’Italia o con la Lega egli porterebbe in dote al partito di confluenza un tre o quattro per cento in più di consensi.
Il contributo aggiuntivo reale potrebbe essere la metà di questa quota. Diciamo però, per chiudere, che il generale Vannacci si è automaticamente guadagnato, con le sue posizioni sopra le righe e con la sua storia professionale, un piccolo “esercito elettorale” personale. Che potrebbe, col tempo, anche crescere ulteriormente. Fantapolitica? Può darsi. Ma, come ormai ben sappiamo, nella politica italiana nulla è impossibile.
*politologo e sondaggista