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Veneto,Zaia:"Chiudere le piste da sci?O in tutta Europa o è una presa in giro"

Il governatore: "Attenzione a dare il messaggio che è tutto chiuso, non poter sciare non significa non poter visitare Venezia"

Veneto, Zaia: "Chiudere le piste da sci? O in tutta Europa o è una presa in giro"

Il Coronavirus continua a far paura. Il numero dei contagi resta alto, così come preoccupa in Italia la situazione negli ospedali e ieri si è raggiunta anche la soglia complessiva di morti di 50 mila persone dall'inizio della pandemia. Tasso tra i più elevati al mondo. Mentre il governo sta prendendo le decisioni sul nuovo Dpcm, il governatore del Veneto Zaia avverte: "Se le piste da sci resteranno chiuse, sia così in tutta Europa. Altrimenti è una presa in giro. I nostri tecnici - spiega Zaia al Corriere - hanno stilato un documento con le prescrizioni che se adottate e seguite con scrupolo possono consentire l’avvio regolare della stagione sciistica. Adesso sottoporremo le nostre linee guida alla valutazione del Comitato tecnico scientifico. Spero che ci sia un confronto serrato, di merito, e non pregiudiziale".

"Io - prosegue Zaia al Corriere - penso che prendere una decisione oggi sia prematuro. Stiamo assistendo a un rallentamento della curva dei contagi ed è una buona cosa. Ma bisogna valutare la situazione giorno per giorno. Anzitutto, va fatta una comunicazione chiara, seria, non catastrofista. Perché bloccare lo sci non significa chiudere tutto. Non poter sciare a Cortina, per esempio, non vuol dire non poter visitare Venezia. Stiamo attenti ai messaggi sbagliati. Poi, se le piste devono rimanere chiuse ciò valga per tutta l’Europa. Non si può vietare lo sci in Alto Adige e consentirlo in Carinzia. Sarebbe una presa in giro inaccettabile. Come terza cosa vanno previsti dei ristori. Al momento sono previsti solo per chi opera nelle zone rosse. Il provvedimento sulle stazioni sciistiche verrebbe adottato anche per le zone gialle (come il Veneto) dove non sono contemplati i ristori. Oltre al danno, la beffa".