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Ventotene, scontro anche al Senato. Paita: "Meloni? Parole vergognose". E Borghi attacca il testo
Dopo la Camera, anche in Senato: le parole di ieri della premier Meloni sul Manifesto di Ventotene accendono di nuovo l'Aula. Lo scontro

Ventotene, scontro anche al Senato. Paita: "Meloni? Parole vergognose". E Borghi attacca il testo
Dopo la Camera, anche in Senato: le parole di ieri della premier Meloni sul Manifesto di Ventotene accendono di nuovo l'Aula. La prima a intervenire a inizio seduta è Raffaella Paita (IV) che vuole "stigmatizzare le parole" usate ieri alla Camera dalla premier.
"Quello che è accaduto ieri è grave per la democrazia e per l'Europa - ha detto tra le urla e le proteste dei parlamentari della destra - estrapolare frasi da un manifesto scritto da eroi al confino penso che sia vergognoso. Quanto avvenuto ieri disonora il paese e non rende giustizia all'Europa e alla Resistenza antifascista. E' una brutta pagina". Critici anche gli interventi di Tino Magni (Avs) e Dario Parrini (Pd), mentre da parte dei senatori dei centrodestra si alzano grida di protesta.
Quanto avvenuto ieri, incalza Paita, "testimonia qualcosa di recondito nei vostri pensieri" della quale "non vi siete ancora liberati". "Attaccare il Manifesto di Ventotene - interviene il senatore di Avs Tino Magni - vuol dire rinnegare la storia e le fondamenta della Repubblica". "Il Presidente della Repubblica Mattarella - ricorda Dario Parrini mentre dai banchi del centrodestra infuria la protesta - è andato a Ventotene a portare un fiore" a chi "è stato al confino" per difendere la libertà e quello che è il fondamento della nostra Costituzione". Anche il capogruppo del M5S Stefano Patuanelli contesta le parole di Meloni osservando come la polemica "sia servita a sviare le divisioni nella maggioranza" con la Lega che ha invitato a non votare il piano di von der Leyen.
Tajani, FI: "Sull'Europa non si tratta"
"Siamo leali al governo ma non rinunceremo a nulla di ciò che riguarda i nostri valori. Sull'Europa non si tratta. FI è europeista e atlantista". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del summit del Ppe, rispondendo alle domande sulle polemiche per le parole di Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene e sulla posizione della Lega. Sull'europeismo della premier Tajani ha precisato di non avere dubbi. "Se fosse un governo anti-Ue non ne farei parte, le posizioni di Meloni sono pro-Europa", ha sottolineato, spiegando, rispetto alla posizione della Lega, che la posizione di Fi è "per l'esercito comune Ue".
Borghi: "Manifesto antidemocratico"
"Il Manifesto di Ventotene è uno dei testi più orribilmente antidemocratici che siano mai stati scritti". Lo ha detto il senatore della Lega Claudio Borghi mentre nell'Aula del Senato infuria la polemica per le frasi di ieri di Giorgia Meloni contro il documento che è alla base della nascita dell'Europa. La frase di Borghi scatena le ire dei senatori del centrosinistra mentre la presidente di turno Licia Ronzulli tenta di riportare faticosamente la calma in Aula.
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