Verdini dà una mano a Renzi: “Votiamo la riforma del Senato" - Affaritaliani.it

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Verdini dà una mano a Renzi: “Votiamo la riforma del Senato"

Il senatore Vincenzo D'Anna, portavoce del gruppo Ala (Alleanza Liberalpopolare Autonomie), con un'intervista ad Affaritaliani.it, conferma che il gruppo dei verdiniani a Palazzo Madama voterà a favore della riforma del Senato. Poi lancia un appello a Renzi: "Se si libera dell’ala sinistra del Pd siamo pronti ad allearci con lui". A una condizione però  "che si modifichi l'Italicum dando il premio di maggioranza alla coalizione e non al partito".

Ala voterà a favore del ddl Boschi che intende  riformare il Senato?
“Certo, che lo voterà. La posizione di Verdini è più che chiara. Ala nasce per dare sostegno alle riforme di stampo liberale. Visto che Renzi le vuol fare gli diamo una mano".

Renzi rischia di cadere su questa riforma o basteranno i vostri voti e quelli di qualche esponente di Centrodestra a salvare il governo?
"Credo che non cadrà.  Innanzitutto perché siamo appena agli inizi di una ripresa economica e non avrebbe senso portare il Paese alle urne. Poi c'è la questione della legge elettorale col Senato che vota in un modo e la Camera in un altro. In questo modo faremmo solo una cortesia a Grillo e all'antipolitica. Inoltre, andare al voto,  sarebbe anche controproducente per i parlamentari che sono stati eletti due anni e mezzo fa. Molti di questi ci dovranno pensare due volte a votare contro. Le dico di più:  in questo momento la riforma del Senato e l'elettività dei senatori credo che interessino a pochi. L'articolo 2 è solo un pretesto per fare un plebiscito pro o contro il governo Renzi”

E' possibile che Ala si presenti col Pd alle prossime elezioni?
"E assolutamente escluso. Siamo dei liberali. Purtroppo siamo dovuti andare via da un Centrodestra in cui Berlusconi ha pervicacemente allontanato coloro che esercitano il libero pensiero. Credo che Berlusconi sia da molto tempo impegnato a farsi il partito dei pretoriani con belle ragazze e giovani ragazzi telegenici obbedienti alle sue manie di onnipotenza. Il discorso col Centrodestra è chiuso. E poi la coalizione è nelle mani di Salvini che ha imboccato una deriva lepenista".

Quindi vi presenterete da soli?
"Ci struttureremo come un movimento sul territorio. Probabilmente daremo luogo a una lista civica nazionale insieme a chi ci starà, ovviamente collegata come leadership di governo a Matteo Renzi.  Questo però presuppone una modifica dell'Italicum: il premio di maggioranza dovrà andare alla coalizione e non al partito. Vogliamo concorrere con Renzi a vincere le elezioni perché preferiamo l'opzione Renzi alle altre due: quella di Grillo e quella di Salvini".

Scusi ma mi ha appena detto che col Pd l'alleanza è esclusa...
"Infatti, noi per la verità cerchiamo l'alleanza con Matteo Renzi. Il Pd, in questo momento, per noi è indigesto. Nel Pd c'è una frangia di ex vetero e post comunisti, ex vetero e post catto-comunisti come la Bindi, D'Alema, Bersani, Fassino e tanti altri che un giorno sì e uno no parlano di patrimoniale e di tasse senza capire che l'economia si rilancia con una politica di stampo liberale non socialista. La sinistra del Pd è prigioniera di un'anacronistica visione dello Stato, tra l'altro incompatibile con le risorse disponibili, figlia di 50 anni di governo dello Stato attraverso la leva della spesa e l'aumento del debito pubblico”.

Il voto al Senato potrebbe essere il viatico per dare vita a un'alleanza col Pd liberato della sua parte sinistra?
"Certamente, la vera partita che si gioca al Senato è una svolta che cambierà o meno il quadro politico italiano. Se il presidente del Consiglio si libera della sua sinistra interna, evidentemente si collocherebbe su un versante liberale a noi gradito".

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)