Politica
Violenza sessuale a Bologna, la sinistra tace. Serve l'attacco della destra per svegliare il Pd
Dopo l'attacco della destra per il "silenzio assordante" in seguito al caso della ragazza aggredita alla Festa dell'Unità di Bologna, il Pd non chiede scusa
Violenza a ragazzina alla Festa dell’Unità di Bologna, la sinistra tace
“Ovunque questa avvenga”. Iniziamo dalla fine. Questa è la frase scritta in un post dei Dem della pagina del Partito democratico di Bologna e fa riferimento al gravissimo episodio di una violenza sessuale, filmata sui cellulari, avvenuta su una ragazzina di 15 anni mentre si svolgeva la Festa dell’Unità di Bologna.
Il resto del post recita: “Leggiamo non senza stupore e amarezza su alcuni giornali della destra accuse mosse al PD Bologna per la terribile notizia della violenza sessuale verificatasi negli spazi dove si tiene la Festa dell’Unità. L’accusa che ci viene mossa va dal silenzio di comodo a quello, addirittura, di voler nascondere la cosa, come se peraltro fosse possibile. Vorremmo chiarire una cosa. Per noi una violenza sessuale è una violenza sessuale. Ovunque questa avvenga. E non mancheremo mai di denunciare, di esprimere la nostra solidarietà e la vicinanza fattiva a chi ne è vittima, così come la più ferma condanna per chi la commette. Come abbiamo sempre fatto, come facciamo”.
Peccato però che c’è voluto un articolo su Il Resto del Carlino per stimolare il Pd bolognese alla denuncia tardiva. Questo in risposta ad un post di Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia), front man della destra bolognese: “Sorprende l'assordante silenzio del Partito Democratico e della segreteria Schlein che in queste ore non hanno ritenuto di dedicare una parola a questa storia. Non una parola di sostegno, non una parola di condanna. Nulla. Nemmeno una richiesta di fare luce su un caso visto che la violenza sarebbe avvenuta nel corso di un evento simbolo del Pd, la festa dell'Unità a Bologna. La segretaria, che per anni ha anche amministrato il territorio dalla Regione Emilia-Romagna, rompa il muro di silenzio e dica una parola”.
Elisabetta Gardini vicecapogruppo di FdI alla Camera commenta così: "Ci stringiamo attorno alla ragazza e alla sua famiglia, ma pretendiamo che si faccia quanto è necessario per far luce e punire i responsabili. Per questo chiediamo che si faccia sentire anche la voce del Partito democratico e del suo segretario Schlein che, in quanto donna, dovrebbe avere maggiore sensibilità sul tema".