Politica

Violenza sessuale a Bologna, la sinistra tace. Serve l'attacco della destra per svegliare il Pd

Di Giuseppe Vatinno

Dopo l'attacco della destra per il "silenzio assordante" in seguito al caso della ragazza aggredita alla Festa dell'Unità di Bologna, il Pd non chiede scusa

Tomaso Foti, capogruppo FdI sempre alla Camera si affianca: "Alla profonda indignazione" per lo stupro della ragazza, affianca lo sconcerto per "il silenzio degli esponenti della sinistra felsinea: non vogliamo pensare che questo atteggiamento sia dettato dalla volontà di insabbiare questa terribile ed inaccettabile violenza".

La notizia è emersa molto faticosamente, quasi carsicamente, e dopo un periodo di tempo non certo immediato visto che la violenza è stata consumata il 18 settembre 2022, l’ultima sera della Festa che si teneva al Parco Nord. E se a livello politico c’è stato il tentativo di parlarne il meno possibile a livello comunicativo è stato pure peggio. Ed il punto è proprio questo. Tra l’opinione pubblica, e non solo in politica, c’è la nettissima sensazione che si sia tentato di insabbiare la vicenda. E quello che dà più fastidio e che Elly Schlein segretaria multigender taccia. Fino a poche ore infatti non si è sentita alcuna scusa o commento, forse è impegnata ad organizzare qualche altra manifestazione fluida e non si accorge di quello che accade nel mondo reale.

Anche Laura Boldrini, di solito molto ciarliera, tace e pure la “capagruppo” alla Camera Chiara Braga non favella, per non parlare della ciurma femminista che da sempre ha popolato il Pd e dintorni. Tutte zitte le schwaiste di sinistra, troppo prese ad elaborare qualche nefandezza linguistica ulteriore pur di non entrare nel merito della violenza di gruppo celebrata alla più importante festa dell’Unità d’Italia, quella della rossa Bologna.

Anche le guru giornaliste di sinistra tacciono, sperando che l’effetto Pasqua compra tutto, come da manuale Togliatti. E poi quella frase, “ovunque essa avvenga”, fastidiosamente apodittica. Non è così. Il luogo di una violenza di gruppo su una minorenne avvenuta durante una Festa dell’Unità di Bologna non è precisamente indifferente. Ve lo immaginate che sarebbe accaduto se questo gravissimo fatto fosse avvenuta ai tempi di Enrico Berlinguer?

Sarebbe venuto giù il mondo e i primi a farne le spese sarebbero stati proprio gli organizzatori dell’evento e il partito della città che lo organizzava e cioè il Pd di Bologna che invece di scusarsi per le carenze di sicurezza rimpalla le critiche e le rimbalza nella vana speranza di difendersi.