Politica
Zingaretti: "Il Pd esige rispetto. Recovery non è un pacchetto chiuso"
"Occorre un passo in avanti di tutti"
"Occorre un passo in avanti di tutti. In questi mesi cosi' difficili il PD e' stato la forza della responsabilita', della stabilita', delle riforme necessarie agli Italiani. Ora continuiamo a mettere questo ruolo rafforzato e da protagonista del Pd al servizio del bene comune. Per questo esigiamo rispetto e non partecipiamo ad alcuna presunta competizione all'interno della maggioranza, che ci dovrebbe vedere schierati da una parte o dall'altra". Cosi' il segretario del Pd Nicola Zingaretti su facebook.
IL POST SU FACEBOOK DI NICOLA ZINGARETTI
Occorre un passo in avanti di tutti.
In questi mesi così difficili il PD è stato la forza della responsabilità, della stabilità, delle riforme necessarie agli Italiani. Questa funzione ha permesso di ottenere importanti risultati. La rivendico con orgoglio.
Se abbiamo posto temi, lo abbiamo fatto sempre nel merito delle questioni in discussione e con lo spirito volto a trovare nella maggioranza soluzioni e sintesi più avanzate, per rendere più efficace l’azione di Governo.
Le nostre parole non sono state mai strumentali o indirizzate a oscure manovre politiche e di potere, ed è stato anche questo il senso dell’impegno faticoso della nostra delegazione al Governo.
Anzi, c'è chi ha visto in questo atteggiamento subalternità, debolezza, passività.
Tutto il contrario: è stato una dimostrazione di forza, di consapevolezza, di tenuta. È stato il modo di servire il Paese nell'emergenza che lo ha investito e scosso nelle sue fondamenta.
Ora continuiamo a mettere questo ruolo rafforzato e da protagonista del Pd al servizio del bene comune.
Per questo esigiamo rispetto e non partecipiamo ad alcuna presunta competizione all'interno della maggioranza, che ci dovrebbe vedere schierati da una parte o dall'altra.
Sono emersi problemi: vanno valutati e risolti nel quadro di un limpido confronto tra l'insieme del Governo e le forze politiche che lo sostengono. Siamo tutti sulla stessa barca. La ricomposizione si può determinare se ognuno cerca di comprendere le ragioni dell'altro. Questo significa porre i temi in modo costruttivo e non distruttivo e, d’altra parte, non avvertire le critiche come un atto di lesa maestà.
Avremo di fronte tra qualche giorno una proposta sul Recovery Fund. È una proposta, non un pacchetto conchiuso in se stesso.
È figlia del lavoro positivo di questi mesi ma è doverosamente aperta al confronto in Parlamento, anche con le opposizioni, e nel Paese.
Così come sulla base delle priorità che anche noi abbiamo contribuito a definire nella maggioranza, si dovrà decidere l'allocazione definitiva delle risorse: in direzione della coesione sociale, della protezione delle fasce più deboli, di un rilancio della politica industriale, della transizione ecologica, dell'equilibrio di genere, delle regole e degli strumenti per promuovere la società digitale e garantire la sua natura democratica.
Abbiamo in mano la possibilità di cambiare l'Italia. È da irresponsabili dare spazio a rigidità e incomprensioni.
La collegialità non è una perdita di tempo e davvero tutti ci devono investire.
Ascoltare le osservazioni di merito non è una perdita di tempo. Ricomporre le differenze per continuare degnamente a guidare il Paese non è una perdita di tempo.
Evitare che prevalgano interessi di partito e che ognuno vada per conto proprio non è una perdita di tempo.
Piuttosto costruire le condizioni perché questa alleanza politica possa affrontare la ricostruzione italiana, con un afflato più unitario e un senso di appartenenza circa l'impresa che ci aspetta più alto e consapevole, è la sola strada per cogliere le opportunità che, nonostante le difficoltà, la Repubblica ha davanti a sé