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Pure il Venezuela distrutto si inventa una specie di minibot

Daniele Rosa

Per riuscire a pagare i fornitori il Banco Centrale stampa biglietti di piccolo taglio

Non è solo il nostro Paese a cercare di inventarsi una maniera ‘astrusa’ di fare denaro e pagare i debiti. Nel caso specifico italiano con la proposta dei minibot, ma in altre parti, molto più alla deriva di noi, hanno realizzato qualcosa di molto simile.

 

E’ il caso del Venezuela alle prese con le ultime idee economiche del dittatore Nicolas Maduro.

Il Venezuela stampa moneta per pagare i fornitori

Proprio ieri il Banco Central del Venezuela ha infatti emesso tre nuove biglietti da 10000 (1,6 dollari), 20000 (3,2 dollari) e 50000 (8,1 dollari) con l’obiettivo, in realtà abbastanza curioso, di rendere più efficiente il sistema dei pagamenti e le transazioni commerciali.

 

Curioso perché sembra pazzia pensare di regolare un sistema economico al collasso che ufficialmente, secondo la banca centrale venezuelan, ha avuto nel 2018 un’inflazione del 130000% mentre la realtà parla di oltre un milione per cento.

 

Molti economisti sottolineano che l’emissione dei nuovi biglietti avrà un effetto solo temporaneo. Purtroppo all’orizzonte  non si vede alcuna decisione utile a frenare le cause strutturali dell’aumento dei prezzi.

Il Venezuela stampa moneta per pagare i fornitori

Quasi tutte le transazioni economiche nel Paese si pagano in moneta elettronica o con trasferenze bancarie. Le casse delle banche danno al massimo 5000 bolivares in contanti. Una cifra irrisoria se si pensa che un caffè ne costa 3000.

 

Invece le fonti del Governo sostengono che la misura potrà aiutare a risolvere il problema della mancanza cronica di contante.

L’auspicio è che almeno la misura potrebbe perlomeno garantire il pagamento del salario minimo di 18000 bolivares  ai lavoratori.

 

La sensazione però è che anche questa misura, susseguente a quella che tolse cinque zeri al valore delle monete, avrà lo stesso effetto di un’aspirina somministrata ad un malato grave di tumore.

 

Un dato sopra tutti: appena il 6% del totale della liquidità del paese è in carta moneta. La normalità di circolazione di contante sarebbe di più del doppio. Ma questi sono i dati ufficiali , in realtà da tre anni il contante che circola nel paese è solo dell’1%.

 

La causa? Secondo il massimo responsabile di questo disastro, Nicolas Maduro, i colpevoli sono diversi, dalla mafia colombiana fino a non negli identificati attori economici internazionali.

In verità l’era Maduro ha distrutto il bolivar, la moneta più forte di tutta l’America Latina sostenuta dall’infinito petrolio venezuelano.

 

Ora invece il paese sta sperimentando una specie di ‘dollarizzazione’ di fatto.

Infatti più di un terzo delle transazioni commerciali del paese si stanno facendo in moneta americana.

 

E’  forse l’inizio della fine della tremenda epoca del dittatore Nicolas Maduro?