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Roma, guerra dell'acqua potabile: col nuovo acquedotto Peschiera città dissetata e agricoltori in rivolta
La Coldiretti sul piede di guerra per l'opera idraulica più grande d'Europa: “Vantaggi solo per Acea e nessuno per il territorio”
Il Comune di Roma raddoppia l'acquedotto del Peschiera con un'opera ciclopica lunga 87 chilometri che porterà l'acqua dalla provincia di Rieti ma gli agricoltori del Reatino, della Sabina e dell'agro Romano aprono le ostilità. C'è il pericolo che il superacquedotto per dovrà dissetare Roma, crei danni all'agricoltura e all'allevamento della zona.
Granieri, Coldiretti e le accuse ad Acea: "Enormi vantaggi solo per loro"
L'allarme rosso lo lancia David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio che adombra una “speculazione dell'acqua da parte di Acea”, la società al 51% controllata dal Comune di Roma. Secondo Granieri, il “raddoppio del Peschiera porterà enormi vantaggi per Acea e nessuno per il territorio”.
"Subito un incontro col commissario straordinario grandi opere"
E spiega: “Da tempo apprendiamo notizie in merito alla importantissima messa in sicurezza e al raddoppio dell’acquedotto del Peschiera - Capore, ritenuta la più significativa opera idraulica d’Europa. Da una prima analisi dei Dpcm emanati, però, non ci sembra che sia prevista una concreta programmazione per la compensazione sostenibile delle risorse idriche ad un territorio, che non solo garantisce acqua potabile alla città di Roma, ma dovrà anche sopportare gli ingentissimi lavori infrastrutturali”. Per scongiurare un impobverimento del territorio dove passerà il “gigante” con i suoi cantieri, Granieri ha chiesto un incontro al Commissario Straordinario grandi opere, l’ingegner Massimo Sessa.
I numeri dell'opera
“Partendo dalle sorgenti con 87 km di acquedotto di cui 27 in galleria, in pochi anni e con un intervento di oltre 2 mld di euro, saranno garantite tutte le esigenze idropotabili della città metropolitana di Roma e della sua municipalizzata Acea. L’investimento cofinanziato per il 30%, grazie all’utilizzo della tariffa Acea, potrà garantire acqua potabile a tutta la provincia di Roma, grazie alla captazione di 14000 lit/sec. dai territori di origine e cioè il Reatino proprio sotto il Terminillo.
Riduzione dei corsi d'acqua naturali e sigillatura dei fontanili rurali
“L’ingente valore della captazione – prosegue Granieri - metterà a rischio elementi naturali di approvvigionamento idrico a partire dalla riduzione di corsi di acqua fino ad oggi utilizzati alla programmazione di sigillatura dei fontanili rurali. Abbiamo la certezza che l’esigenza idropotabile sia prioritaria, ma che non può essere disgiunta da esigenze idriche che, se non considerate, metteranno a rischio il futuro agricolo di un territorio ad elevata produzione di alta qualità”.