Roma
Giubileo 2016, pochi i pellegrini molta la fede
L'ondata di pellegrini pronta ad invadere Roma è un bluff: "Una stima molto dopata". A dirlo è il prefetto di Roma e "sindaco ombra", Franco Gabrielli che alla trasmissione tv Agorà ha smentito categoricamente le stime circolate sinora che parlavano di 33 milioni di visitatori previsti nella Capitale.
Ma a leggere la Bolla con la quale Papa Francesco ha indetto il Giubileo della Misericordia, si capisce bene che non è possibile alcun paragone tra l'Anno Santo della Misericordia e i precedenti Giubileo, a partire da quello straordinario dell'Anno 2000.
Scrive Francesco: "L’Anno Santo si aprirà l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione... La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprirà la Porta Santa nelle altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell’Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa".
Dunque Roma o qualsiasi altro santuario, chiesa o Basilica avrà la sua Porta Santa, evitando ai pellegrini la fatica e il costo di un viaggio romano alla ricerca dell'idulgenza. E già si parla di Porte Sante persino nel carcere di Rebibbia o in alcuni ospedali romani, per agevolare quel nuovo rapporto spirituale tra gli uomoni e la fede e la massima attenzione da parte del Papa ai bisognosi e ai sofferenti.
Dunque sarà un Giubileo grande nelle sua accezione spirituale, ridotto al minimo nelle presenze romane, nei viaggi e nei soggiorni e, di conseguenza, per il business delle aziende romane che già si fregavano le mani. E per il Comune di Roma, alle prese con pochi soldi, un sospiro di sollievo.