Roma
Zingaretti: 3 mln di € per l'immagine. Il grande falò delle sponsorizzazioni
Se porchetta e bevute collettive si mangiano una porzione del bilancio della Regione Lazio, la fetta di torta che la Giunta di Nicola Zingaretti divora per la comunicazione e l'immagine è decisamente significativa. Sotto la voce "Servizio di visibilità e promozione", insieme alle spese per "la comunicazione, l'informazione e di rappresentanza" dalla casa di via Rosa Raimondi Garibaldi il flusso di denaro sembra una manna che cade dal cielo.
Spendi e spandi. L'immagine del presidente e dell'esecutivo nel 2014 ha toccato quota 2 milioni e 999 mila euro, mentre la prima parte del 2015 ha visto bruciare sull'altare dell'immagine 857 mila e 604 euro. E da qui a dicembre c'è ancora tempo per superare il tetto dello scorso anno.
Vediamo le voci più significative del falò regionale: saltano all'occhio i 18 mila euro e spiccioli destinati a mettere il marchio regionale accanto a Expandere, la giornata di incontro tra imprenditori organizzata dalla potente Compagnia delle Opere che sono però poca cosa rispetto a quanto costa far stampare l'ottagono che simboleggia la vicinanza della Regione al Forum nazionale della Pubblica Amministrazione: ben 30 mila e 250 euro.
Ma è la passione per il cibo, retaggio di quel virus che porta Zingaretti a manifestare la sua vicinanza a ogni evento gastro-eno-ludico, che diventa quasi patologia quando il gioco si fa duro. E' il caso delle inizative editoriali de Il Gambero Rosso e di Repubblica. Per il primo avere la Regione come sponsor significa portare a casa 6 mila euro in cambio del solito ottagono sui poster, mentre per Repubblica l'affetto è smisurato: 98 mila e 600 euro (iva inclusa), trasferiti con bonifico alla concessionaria di pubblicità del Gruppo Repubblica-L'Espresso per mettere il marchio sulla Guida Ristoranti di Roma, un'opera pregevole, curata direttamente dal capo della cronaca di Roma di Repubblica, Giuseppe Cerasa, lo stesso che poi si occupa di raccontare attraverso le pagine del quotidiano le attività della Regione. Chissà se Cerasa è a conoscienza della generosità della Regione Lazio, prorogata con 100 mila euro anche per il 2015. In totale fa 198 mila e 600 euro.
Dai giornali alle radio, è evidente che il presidente sull'immagine ci punta molto, altrimenti non si spiegherebbero i 15 mila euro di spot pubblicitari per 6 emittenti radiofoniche in occasione della Settimana europea dei Parchi che, giustamente, necessitano di uno sforzo che va ben oltre la pulizia e la cura.
Ma anche il cinema merita le attenzioni della Regione: 50 mila euro vengono immolati per mettere il solito logo sui manifesti del Premio David di Donatello, mentre 8 mila euro sono utili per dare una mano all'associazione culturale Città per l'uomo che organizza un festival cinefilo dal titolo "Lo schermo è donna".
Sempre per il cinema "volano" 70 mila euro in quel di Bangkok dove la Regione sponsorizza (solito ottagono) il Moviemov Italian Film Festival curato dall'associazione culturale Playtown. Navigando nell'open data della Regione, si scopre che la Playtown di soldi ne riceve spesso e molti anche se qualcosa viene pignorato da Equitalia. In totale riceve da via Rosa Raimondi Garibaldi oltre 120 mila euro ma sul web ci sono tracce di contributi significativi anche quando Zingaretti era alla Provincia. Insomma con Playtown affetto e stima sono quasi smisurati, anche perché nel board dell'associazione culturale compare il nome di Fabia Bettini, la sorella del senatore e "puparo del Pd romano", Goffredo Bettini. Un nome già al centro di pretestuose polemiche sul lavoro prestato al Festival del Cinema quando al vertice c'era lo stesso Goffredo. E sempre per la famiglia 30 mila euro vengono concessi al Comune di Fiano Romano per "visibilità e promozione" per la XXI edizione del Premo Feronia, dedicato all'intellettuale e scrittore Filippo Bettini, fratello scomparso di Goffredo. In totale la famiglia Bettini ha beneficiato di contributi regionali per 100 mila euro.
Il resto delle spese di promozione ha l'aspetto delle prebende: c'è l'associazione degli asini, i ciechi col progetto "guardare le stelle", la Coppa Italia di baseball e softball a Nettuno e persino 20 mila euro al gruppo sportivo dei Bancari Romani per una Hunger Run; poi il comitato di solidarietà Sahrawi per un festa romana, la festa degli esperti di funghi di Tivoli, il pelleginaggio degli universitari ad Assisi, soldini e soldoni per piazzare l'ottagono regionale un po' in tutti i Comuni "amici". Scorrendo l'elenco spuntano 150 mila euro per l'associazione Civita e l'agenzia fotografica Contrasto per l'organizzazione della mostra su Gordon Parks e quasi 100 mila euro per i Consigli comunali dei giovani e dei ragazzi.
A sorpresa si scopre che a pagare i diritti Siae per la musica che viene diffusa, ascoltata e ballata nei centri anziani è la Regione che spende in note musicali 61 mila euro l'anno. Pregevole anche l'impegno nei confronti delle persone meno abbienti: dal documento che affaritaliani.it allega, non si capisce però come sono stati selezionati i cittadini del Lazio ammessi a microcontributi. Buon per loro, apriranno una scotala di tonno alla salute del presidente.
Insomma è un babele di voci di spesa, tutte ricadenti sotto la voce "comunicazione e immagine", una specie di calderone che va dai 50 mila euro di sponsorizzazione per il Gay Village sino ai 20 mila per i pattinatori del Grizing Village, transitando per l'Opera Romana Pellegrinaggi.
Nelle spese del 2015 compare anche una nuova voce: "Autorizzazione a procedere ad una acquisizione in economia per l'acquisto di corone di alloro e composizioni floreali per le celebrazioni nazionali, ricorrenze civili e commemorative per l'anno 2015 – Impegno di spesa 13.420,00 IVA compresa". Il file allegato è tutto da leggere. E la lettura è consigliata anche al dottor Yoram Gutgeld, il nuovo commissario alla spending review.
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