Pillole d'Europa

CULTURA MILANESE, FACT CHECKING EUROPEO, UFFICIO EUROPEO PER L’AI

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

 In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com


Domanda: a livello europeo c’è attenzione per i dialetti e per la cultura milanese? Roberto Brambilla
Risposta
: sì. Ci sono dei fondi del programma Europa Creativa per la valorizzazione culturale e per l’editoria e per progetti di valorizzazione degli idiomi e della storia dei dialetti. In particolare per la cultura milanese le segnalo che l’Associazione culturale Biblioteca Famiglia Meneghina, che ha sede a Milano in via san Paolo, ha una biblioteca riconosciuta come una delle più specialistiche su Milano e sul dialetto milanese; fu costituita nel 1926, due anni dopo la fondazione della Famiglia Meneghina. Inizialmente ad uso esclusivo dei soci, è aperta al pubblico dal 1994. Ospitata fin dal 1998 dalla Società del Giardino a Palazzo Spinola, vanta tra i suoi scaffali un patrimonio, che si accresce di anno in anno tramite acquisizioni mirate e donazioni, costituito da più di 520 libri antichi (dal 1501 al 1830), 11.000 libri moderni (post 1830), 400 manoscritti di copioni teatrali dialettali (anni 1870-1960 circa) e 240 testate di periodici. Il materiale, interamente catalogato in formato elettronico e cartaceo, è articolato in vari ambiti di specializzazione e vi troverà anche libri sul tema cultura milanese in Europa. L’Associazione festeggia nel 2024 i suoi 100 anni di attività in particolare con una serie di eventi per presentare il volume intitolato “La Famiglia Meneghina. Una voce lungo un secolo 1924 – 2024”, a cura di Roberta Cordani, curatrice editoriale, e del presidente dell’associazione, Alessandro Gerli. In Europa si parlano circa 286 lingue, e solo 24 di esse vengono riconosciute ufficialmente dall'Unione europea. La diversità linguistica e culturale è riconosciuta in tutti i documenti educativi europei come una delle caratteristiche distintive dell'UE, un valore da difendere. Lo studio “Statalismo e identità in Europa-La difesa dei dialetti nella politica linguistica europea”, era stato presentato al Parlamento europeo proprio per analizzare il fenomeno delle varie forme di multilinguismo presenti nell’Unione europea, partendo dal presupposto che la difesa della diversità linguistica rappresenta una caratteristica essenziale dell’identità e del patrimonio culturale europeo. Le segnalo anche il progetto europeo LINEE (Le lingue in una rete di eccellenze europee) che ha beneficiato di 5 milioni di euro da parte della Commissione europea e che ha creato  una rete scientifica di eccellenza sullo studio della diversità linguistica in Unione Europea e che si è concentrata su quattro aree tematiche, vale a dire lingua, identità e cultura, politica e pianificazione linguistica, multilinguismo e istruzione; lingua e politica. Ciascuno di questi argomenti è stato studiato a livello europeo, nazionale e regionale con attenzione anche sui dialetti. L’Associazione Famiglia Meneghina, dal canto suo, con i suoi 100 anni di attività, è un unicum di rilievo a livello europeo e contribuisce con passione, impegno e continuità, alla conoscenza e alla promozione della storia, dei costumi, dell’economia e della vita sociale, civile e religiosa, dell’arte e di tutti gli aspetti della cultura milanese;  il 9 giugno 1924 fu fondato il club della Famiglia Meneghina e lo statuto è scritto rigorosamente in milanese (la pergamena originale è tuttora gelosamente custodita in biblioteca). Le prossime presentazioni del libro del centenario saranno a Milano il 26 giugno (ore 11.00 - Sala Alessi- Comune di Milano – P.za della Scala, 2 ), il 17 settembre(ore 17.30 - Sala Colucci- Confcommercio – C.so Venezia, 47), e il 24 ottobre (ore 18.00 - Sala Buzzati, Fondazione Corriere della Sera – Via E. Balzan, 3), il 28 novembre (ore 16 - Società Umanitaria – via Daverio 7)  tutte aperte al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento posti.


Domanda: visto che aumentano le fake news ci sono realtà europee che si occupano di controllare come combattere la disinformazione on line? Enrica Romaniello
Risposta:
c’è l'EFCSN - European Fact-Checking Standards Network  che è la voce dei fact-checker europei che sostengono e promuovono i più alti standard di controllo dei fatti e dell'alfabetizzazione mediatica nel loro sforzo di combattere la disinformazione a beneficio dell'utente. L'EFCSN si impegna a rispettare i principi della libertà di espressione, promuove l'accesso dell'utente a dati e informazioni affidabili verificate dai fatti e lo educa su come valutare la veridicità delle informazioni nella sfera pubblica.


Domanda: si parla tanto di intelligenza artificiale ci sono enti europei che se ne occupano? Miro Fusco
Risposta:
la Commissione europea ha istituito un ufficio per rafforzare la leadership dell'Unione Europea in materia di Intelligenza Artificiale sicura e affidabile. L’ufficio mira a consentire uno sviluppo, una diffusione e un uso futuri dell'IA tali da promuovere i benefici e l’innovazione sociali ed economici, attenuando nel contempo i rischi. L'Ufficio svolgerà un ruolo fondamentale nell'attuazione della normativa sull’intelligenza artificiale, in particolare in relazione ai modelli di IA per finalità generali. Promuoverà inoltre la ricerca e l'innovazione per una IA affidabile e per permettere all'UE di avere un ruolo di leader nelle discussioni internazionali. Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha detto: "Con il nuovo Ufficio  europeo per l'IA e i talentuosi 140 persone che vi lavorano, la Commissione europea disporrà delle competenze necessarie per favorire l'attuazione della normativa sull'IA e per rafforzare il ruolo dell'Unione Europea quale punto di riferimento normativo a livello mondiale in tale ambito. L'Ufficio promuoverà un ecosistema europeo dell'IA innovativo, competitivo e rispettoso delle norme e dei valori dell'Unione Europea."