Pillole d'Europa

FONDI EUROPEI PER L’ICT, LA GIUSTIZIA E LE REGIONI

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: la giustizia è lenta e i sistemi digitalizzati non sono aggiornati  e in linea tra di loro, cosa fa l’Unione europea in questo ambito? Morena Visso

Risposta: La Commissione europea ha adottato diverse iniziative per digitalizzare i sistemi giudiziari nell'UE al fine di aumentarne accessibilità ed efficacia. L'obiettivo generale delle misure è rendere i canali di comunicazione digitale l'opzione predefinita nelle cause giudiziarie transfrontaliere, concretando così una delle priorità fissate nel documento “comunicazione sulla digitalizzazione della giustizia” dello scorso anno.Nel mercato interno dell'UE molte controversie che oppongono cittadini e imprese sono oggi di livello transfrontaliero. Anche una maggiore efficacia della lotta contro la criminalità transfrontaliera richiede la cooperazione fra i diversi Stati membri e i diversi sistemi giudiziari. Le autorità inquirenti e giudicanti dei diversi Stati membri devono cooperare e sostenersi reciprocamente nelle indagini e nel perseguimento dei reati e poter scambiare informazioni e elementi di prove in modo sicuro e rapido. Il regolamento europeo consentirà alle parti di comunicare con le autorità competenti per via elettronica o di agire in giudizio contro una parte di un altro Stato membro; consentirà di usare la videoconferenza nelle udienze in materia civile, commerciale e penale di dimensione transfrontaliera, il che comporterà procedimenti più rapidi e meno spostamenti fisici; offrirà alle autorità e ai giudici nazionali la possibilità di trasferire in modalità digitale istanze, atti e dati. Trasferire al canale elettronico le comunicazioni, oggi ancora esclusivamente cartacee, non solo avrebbe un effetto positivo sull'ambiente, ma consentirebbe anche di risparmiare tempo e costi di carta e spedizione che, nell'intera UE, possono arrivare ad toccare 25 milioni di euro l'anno. Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Commissione europea ha dichiarato: "La criminalità non si ferma alla frontiera; né dovrebbe fermarvisi la giustizia. Le proposte odierne permetteranno alle autorità inquirenti e giudicanti di cooperare più rapidamente e con maggior efficacia. Dobbiamo sfruttare al meglio le tecnologie digitali per mettere a disposizione delle autorità giudiziarie, dei cittadini e delle imprese mezzi rapidi e sicuri di scambio di informazioni: è imprescindibile per facilitare e accelerare l'accesso alla giustizia."

Domanda: si parla tanto di cloud ma ci sono bandi europei in questo ambito? Nuccio Fuscari

Risposta: sì. Ad esempio è aperto un bando del programma europeo Europa Digitale per servizi federati cloud-to-edge (ID: DIGITAL-2021-CLOUD-AI-01-DS-MARKETPLACE-CLOUD)Questo topic ha l’obiettivo di creare e gestire un mercato online dell'UE per i servizi cloud to edge, un mercato che sia un punto di accesso unico per servizi affidabili, in particolare i servizi cloud e periferici europei, i building blocks implementati nell'ambito della piattaforma di servizi comuni sviluppata nell'ambito del programma Europa digitale e più in generale qualsiasi software e servizio di elaborazione dati sviluppato nell'ambito di programmi comunitari. Questo mercato dovrebbe anche integrare la piattaforma di intelligenza artificiale on demand europea  fornendo l'accesso ai servizi cloud necessari. Il budget del bando ammonta a venti milioni di euro. C’è anche un bando aperto relativo al Segretariato europeo per l'alleanza sui processori e le tecnologie dei semiconduttori (ID: DIGITAL-2021-CLOUD-AI-01-DATA-TECH) nel quadro della strategia industriale europea che ha lo scopo di riunire le parti interessate (industria, rappresentanti degli Stati membri, etc.), che esercitino le loro attività nell’Unione europea al fine di rafforzare le capacità industriali comunitarie nella progettazione e produzione di processori avanzati e altri componenti elettronici.

Domanda:  ci sono dei fondi europei che aiutano le regioni a collaborare tra di loro? Enrico Ducale

Risposta: sì. Ad esempio è attualmente aperto il primo bando del nuovo programma di Cooperazione Territoriale Europea Interreg Central Europe 2021-2027. Ha un budget di  225 milioni di euro di fondi FESR e interessa i territori di nove Stati dell’Unione Europea, ovvero tutte le regioni di Austria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria, nonché determinate regioni della Germania (Baden-Württemberg, Bayern, Berlin, Brandenburg, Mecklenburg, Vorpommern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Thüringen e la regione di Braunschweig) e dell’Italia (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e di Bolzano). Il primo bando ha un importo totale di 72 milioni di euro e cofinanzia progetti di cooperazione transnazionale incentrati su nove obiettivi specifici e quattro priorità del programma comunitario. Vengono cofinanziati progetti innovativi, relativi ad agevolare la transizione industriale nell’Europa centrale.