Pillole d'Europa

FONDI EUROPEI PER SICUREZZA PAZIENTI, LOTTA AI RIFIUTI, MIGRANTI, DISABILI

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: ci sono progetti europei sulla sicurezza dei pazienti e sulla responsabilità medica? Ludovico Crisafulli

Risposta: sì e ci sono anche norme in merito. Inoltre il network EuroHealthnet voluto dalla Commissione europea da sempre fa azioni di monitoraggio europee su questi temi e sulla disuguaglianza anche dei trattamenti sanitari.  L'applicazione della legge italiana n. 24/2017, incentrata sulla sicurezza dei pazienti e sulla responsabilità medica nel Servizio Sanitario Nazionale italiano, è stata valutata da un'indagine condotta cinque anni dopo la sua promulgazione. La legge prevedeva l'istituzione di centri per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza dei pazienti in tutte le regioni italiane e la nomina di un Clinical Risk Manager (CRM) in tutte le strutture sanitarie italiane pubbliche e private. Uno studio della Fondazione Italia In Salute dimostra che, a cinque anni dall'approvazione della legge, questa norma non è ancora stata pienamente attuata. L'indagine ha evidenziato la mancanza adeguata di personale permanente in tutti i Centri regionali, con una media di due dipendenti per Centro. Si sono tenute poche riunioni con i decisori del Sistema Sanitario Regionale, meno di quattro incontri all'anno. Il dott. Danilo Mazzacane, segretario generale della associazione nazionale oculisti ambulatoriali Goal dice: “Purtroppo la mancata completa attuazione della legge non ha permesso sinora di registrare gli effetti positivi desiderati. Nel frattempo il panorama della sanità ha registrato situazioni nuove e spesso imprevedibili, che hanno accentuato il disagio dei medici ,provocandone una fuga in massa dal SSN. Sicuramente occorre rivedere celermente i contenuti della legge affinché si possa rendere più sicura l’assistenza sanitaria con buona pace di medici e pazienti”. EU4Health è un Programma d’azione dell’Unione Europea in materia di salute per il periodo 2021-2027 ed è il più ampio programma mai realizzato dall'Unione Europea in ambito sanitario in termini di risorse finanziarie con una dotazione pari a 5,1 miliardi di euro cofinanzia anche progetti sulla sicurezza dei pazienti e corsi di formazione sulla responsabilità medica e la sicurezza sanitaria.

Domanda: in questo periodo di guerra non ci sono fondi europei per la cooperazione con gli Stati dell’Est e la Russia? Giovanni Butto

Risposta: sì, ad esempio è aperto un bando della Commissione europea – Direzione Generale Cooperazione internazionale e sviluppo per la selezione di organizzazioni della società civile  attive negli Stati della politica di vicinato-Est beneficiari di NDICI-Europa Globale - Programma geografico Vicinato orientale (Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldova, Ucraina) con accordi quadro di partenariato strutturali per l’erogazione di sovvenzioni tese a contribuire a società inclusive, resilienti e democratiche nella regione del partenariato orientale. Obiettivo specifico del bando è di aumentare le capacità delle associazioni e rafforzarne il ruolo nei processi di democratizzazione, riforma e ripresa negli Stati del partenariato orientale e  riguarda pure la Federazione russa. Il bando ha un importo di 6 milioni e 36mila euro. Possono essere coperte le spese sino al novanta per cento e ogni progetto approvato può ottenere sino a un milione e mezzo di euro.

Domanda: ci sono progetti europei per gestire meglio i rifiuti? Erminia Grandesci

Risposta: sì. Ad esempio è aperto un bando europeo che cofinanzia i cosiddetti ‘progetti strategici integrati (SIP)’ che sono progetti finalizzati all'attuazione di piani, strategie o piani d'azione richiesti da una specifica normativa/politica ambientale, climatica o energetica dell'Unione Europea e che comprende tra i progetti cofinanziati progetti di economia circolare e progetti per la realizzazione di piani nazionali e regionali di gestione dei rifiuti e/o programmi di prevenzione dei rifiuti.  Possono presentare progetti persone giuridiche, pubbliche e private, con sede legale in uno degli Stati ammissibili al programma europeo denominato LIFE, che sono tutti gli Stati dell’Unione Europea, compresi PTOM e alcuni altri Stati ammessi al programma comunitario e le organizzazioni internazionali. Ogni progetto deve essere presentato da un partenariato di minimo due realtà di cui uno deve essere l’autorità nazionale responsabile per il piano/strategia/piano d’azione preferibilmente in qualità di coordinatore. Ogni progetto approvato può essere cofinanziato sino al sessanta per cento dei costi ammissibili dal bando e il budget complessivo di ogni progetto deve essere compreso tra i dieci e i trenta milioni di euro e durare tra i sessanta e i 120 mesi. In particolare l’industria tessile fa uso di molte materie prime e di acqua, a fronte di meno dell'1 per cento di materiale riciclato. La strategia UE per tessuti sostenibili e circolari presentata dalla Commissione europea già a marzo 2020 mira a garantire che i prodotti tessili presenti sul mercato dell’Unione europea siano durevoli e riciclabili, realizzati il più possibile con fibre riciclate e privi di sostanze nocive entro il 2030. E’ aperto un altro bando europeo sempre del programma comunitario Life che cofinanzia progetti innovativi per il recupero di risorse dai rifiuti e a favore dell’implementazione di soluzioni innovative a sostegno di materiali, componenti o prodotti riciclati a valore aggiunto per una serie di aree specifiche tra cui il tessile. Il bando è gestito da CINEA - Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente e ha un budget complessivo di 81 milioni di euro.

Domanda: ci occupiamo di migranti con la nostra associazione, ci sono iniziative europee a cui potremmo presentare i nostri progetti innovativi? Elisa Foschira

Risposta: sì.  La Commissione europea e il Comitato economico e sociale europeo hanno lanciato un invito a manifestare interesse per partecipare all’ottavo meeting del Forum Europeo sulla Migrazione, che si svolgerà a Bruxelles il 4 e 5 dicembre 2023. Il Forum Europeo sulla Migrazione è una piattaforma consolidata per il dialogo tra la società civile e le istituzioni europee sulle questioni riguardanti la migrazione, l’asilo e l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi. L’invito a manifestare interesse mira a selezionare i partecipanti al Forum, vale a dire organizzazioni della società civile che lavorano su questi temi, le cui competenze e contributi possano apportare valore aggiunto al Forum. In particolare, l’invito è rivolto ad organizzazioni della società civile abbiano sede legale in uno degli Stati dell’Unione europea. Saranno presenti oltre 120 organizzazioni della società civile, di cui tre organizzazioni ombrello attive a livello europeo reti , piattaforme, associazioni nazionali, regionali e locali.

Domanda: siamo una associazione a favore dei disabili, segnaliamo che le città italiane sono ancora oggi poco adatte ai disabili, ci sono progetti europei in tal senso? Marianna Dasco

Risposta: sì. Proprio per sensibilizzare le città a essere più inclusive è stato istituito da tempo il City Access Award e  fino al 18 settembre 2023 è possibile presentare candidature per l’edizione 2024. Si tratta del Premio europeo per le città accessibili. Possono partecipare al concorso le città dell’Unione Europea con più di 50mila abitanti. Negli Stati membri in cui sono presenti meno di due città di tali dimensioni, possono partecipare congiuntamente aree urbane composte da due o più città se la loro popolazione complessiva supera i 50mila abitanti. Possono candidarsi le amministrazioni cittadine che abbiano realizzato strategie e misure per migliorare l’accessibilità dell’ambiente urbano in quattro ambiti: ambiente edificato e spazi pubblici; trasporti e infrastrutture correlate; informazione e comunicazione, comprese le nuove tecnologie;  strutture e servizi pubblici. Le città candidate dovranno dimostrare di aver adottato un approccio coerente all’accessibilità in tutte e quattro le aree e di avere una visione ambiziosa per affrontare le sfide dell’accessibilità. Le candidature dovranno dimostrare che le azioni messe in atto o pianificate fanno parte di una strategia o di un quadro di politiche coerente e che non sono meramente progetti ad hoc. Si presterà attenzione all’impatto delle misure sulla vita quotidiana delle persone con disabilità e sulla città in generale, tenendo conto della qualità e sostenibilità dei risultati ottenuti. I centri urbani dovranno anche dimostrare il coinvolgimento attivo delle persone disabili e delle loro organizzazioni nella pianificazione e attuazione delle politiche e iniziative locali per migliorare l’accessibilità. A partire dalla decima edizione del Premio, la Commissione europea ha stabilito di mettere a disposizione un incentivo finanziario di 350mila euro  per le tre città vincitrici, che viene assegnato suddividendolo così 150mila euro alla prima classificata, vincitrice del titolo di Città Accessibile 2024, 120mila euro alla seconda classificata e 80mila euro alla città terza classificata. Quest’anno la Commissione europea intende inoltre assegnare una menzione speciale "Nuovo Bauhaus europeo" a quella città che dimostri come l'accessibilità sia in linea con i valori di sostenibilità, estetica e inclusione che permeano il Nuovo Bauhaus europeo. Le città vincitrici saranno ufficialmente annunciate durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles il 30 novembre 2023.