Pillole d'Europa

FONDI PER AMBIENTE, PROGETTI DI RICERCA, GAP TRA EUROPA, CINA, USA

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda: non ci sono centri di ricerca italiani che siano attivati su intelligenza artificiale e applicazioni biomediche? Ursula Discore

Risposta: sì , ad esempio c’è il CRS4. “Il CRS4 partecipa a progetti europei in vari ambiti”  sottolinea Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4, Centro di ricerca del parco scientifico e tecnologico della Sardegna, “tra questi ad esempio il progetto  DeepHealth - Deep-Learning and HPC to Boost Biomedical Applications for Health  che fornirà potenza di calcolo al servizio delle applicazioni biomediche e svilupperà tecniche di intelligenza artificiale su dataset biomedici di notevoli dimensioni per lo sviluppo di nuovi metodi di diagnosi, monitoraggio e trattamento di malattie. Presso il Centro operano ricercatori e tecnologi provenienti da diversi Stati e ritengo che sia imprescindibile proseguire al mantenimento di un adeguato livello di internazionalizzazione anche per lo sviluppo del territorio”

Domanda: mi pare che come europei siamo schiacciati tra Usa e Cina nell’ambito scientifico e tecnologico, c’è una strategia europea per far fronte a questo gap ? Paolo Buretto

Risposta: in effetti è stato ribadito più volte in diversi convegno che l’Europa si trova in difetto rispetto a due giganti a tecnologici quali gli Usa e la Cina in particolare. E’ stato anche presentato di recente un position paper elaborato dal Centro economia digitale per indicare le policy necessarie per raggiungere una sorta di sovranità tecnologica e raccogliere le nuove sfide. Il paper evidenzia cinque campi d’azione ovvero rafforzare il sistema della ricerca e dell’innovazione europeo; sviluppare uno spazio digitale europeo tecnologicamente avanzato, sicuro e competitivo; puntare sul rilancio del sistema produttivo europeo per aumentarne l’autonomia, la competitività e la resilienza; favorire la cooperazione tecnologica internazionale rafforzando il ruolo degli organismi multilaterali; rafforzare la leadership europea nel campo della regolamentazione. Solo uniti potremo fare fronte alla concorrenza unendo fondi e ricercatori con strategie condivise. Il piano strategico di Horizon Europe ad esempio per gli anni 2021-2024 definisce gli orientamenti strategici per gli investimenti di ricerca e innovazione dell’Unione  europea e intende assicurare l’allineamento tra le priorità politiche generali dell’Unione europea e i programmi di lavoro dei progetti di ricerca e sviluppo europei. Oltre ad investire in ricerca con diversi programmi europei e fondi, il Next Generation EU include strategie precise in vari ambiti tra cui quello digitale visto che ad esempio il mercato del cloud è dominato da Stati Uniti con i servizi forniti da Google, Microsoft e Amazon, mentre il futuro del 5G è in mano ad oggi per lo più  alla cinese Huawei. La visione della Commissione europea con il programma Europa Digitale ad esempio è proprio quella di creare un’Unione europea competitiva, guidata da valori di rispetto della privacy, necessità di trasparenza, investimenti  e tutele del mercato per creare anche nuovi posti di lavoro e la necessaria alfabetizzazione e formazione continua digitale europea in tutti gli ambiti. 

 

Domanda: si sta riflettendo su come rispettare per lo sviluppo sostenibile gli obiettivi dell’ Agenda 2030 dell’Onu? Ci sono dei dati aggiornati e dei fondi europei ad esempio per contrastare l’inquinamento marino  ? Barbara Covi

Risposta: in effetti il tema dell’ambiente e dell’o sviluppo sostenibile sono urgenti. Se ne parla nelle sedi di pertinenza e anche di recente ne ha parlato ad esempio Ivan Manzo, componente del Segretariato ASvIS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e il Suo intervento è fruibile on line  (sito giovaniescienze2021.fast.mi.it) con i dati più aggiornati che sono stati presentati in occasione della importante manifestazione EUCYS-Selezione nazionale “I giovani e le scienze 2021”. Il 25 settembre 2015 ben 193 Stati avevano sottoscritto l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e a quanti lo abitano. Hanno sottoscritto diciassette ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 target. Per la prima volta gli Stati avevano condiviso il giudizio sull’insostenibilità del modello di crescita ambientale, economico, sociale, adottando una visione integrata delle molteplici dimensioni dello sviluppo. Sono cinque i concetti chiave dell’Agenda 2030 dell’Onu:  persone- eliminare fame e povertà; garantire dignità e uguaglianza; prosperità- assicurare vite prospere e in armonia con la natura; pace-promuovere società pacifiche, giuste e inclusive; partnership-implementare l’Agenda attraverso solide partnership; pianeta- proteggere le risorse naturali e il clima per le future generazioni. Tutti dobbiamo essere protagonisti del cambiamento per un domani migliore; tutti ne siamo responsabili e dobbiamo renderci conto che le nostre azioni influenzano il futuro dei giovani e delle prossime generazioni. Ivan Manzo di ASvIS è referente del Gruppo di lavoro sugli obiettivi 6 (acqua e servizi sanitari), 14 (ecosistemi marini) e 15 (ecosistemi terrestri) dell’Agenda 2030 dell’Onu e i suoi dati sono stati seguiti on line in streaming da quasi tutte le scuole italiane partecipanti alla manifestazione EUCYS-Selezione italiana e sono fruibili on line.  Per la sua seconda domanda le segnalo un bando aperto del cosiddetto “Meccanismo Unionale di protezione civile” che cofinanzia progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell'inquinamento marino. Ha un budget di tre milioni e mezzo di euro, la scadenza al giorno 8 giugno (link https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/opportunities).Le segnalo anche il sito della Agenzia europea dell’ambiente (https://www.eea.europa.eu/it/themes/water) AEA è un’agenzia dell’Unione europea il cui compito è fornire informazioni indipendenti e qualificate sull’ambiente. L’Agenzia europea dell’ambiente opera con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile e contribuire al conseguimento di miglioramenti significativi e misurabili dell’ambiente in Europa, fornendo ai responsabili delle decisioni politiche e al pubblico informazioni tempestive, mirate, pertinenti e attendibili.