Pillole d'Europa
FONDI E PROGETTI EUROPEI PER BAMBINI, ROBOT, TRASPORTI
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono dati sulla miopia nei bambini visto che con il covid 19 sono stati costretti ad utilizzare molto i devices digitali? Rossella Mirea
Risposta: sì. La miopia che si osserva oggi non è più la miopia di una / due diottrie che insorgeva in età scolare e non subiva un peggioramento progressivo, o comunque peggiorava di poco, per poi stabilizzarsi intorno ai 20 anni. I dati emersi al congresso nazionale degli oculisti ambulatoriali svoltosi di recente a Milano (www.oculistigoal.org) evidenziano che attualmente si nota un peggioramento tra una generazione e l’altra e la miopia è sempre più grave, frequentemente al di sopra delle 4-5 diottrie. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2050 metà della popolazione mondiale sarà miope. Stando ai dati la genetica incide al 30% e l’ambiente al 70%. “Numerosi studi evidenziano come l’attività ravvicinata in ambienti poco illuminati davanti ad uno schermo e peggio ancora ad uno smartphone aumenti il rischio dell’insorgenza della miopia e della successiva progressione,” sottolinea la dott.ssa Elisabetta Mengoni, presidente della società scientifica oculisti ambulatoriali,” Alcuni studi evidenziano come l’attività ravvicinata in ambienti poco illuminati davanti ad uno schermo e peggio ancora ad uno smartphone aumenti il rischio dell’insorgenza della miopia e della successiva progressione”. Gli esperti europei e internazionali al congresso hanno sottolineato che occorre limitare l’utilizzo di device (pc, ipad, computer, smartphone etc.) per massimo 30 minuti al giorno per i bambini sotto i 10 anni; attivare azioni sulle linee guida europee del programma EU4Health di prevenzione e informazione; promuovere l’outdoor education nelle scuole, fare screening periodici; occorre promuovere attività all’aria aperta in quanto l’occhio è un muscolo e deve poter guardare gli orizzonti, non solo osservare schermi ristretti. “Ci sono innovative lenti a contatto giornaliere a rilascio di tirosina, colliri che rallentano la progressione miopica in modo dose dipendente, dispositivi con defocus miopico incorporato per la riduzione della progressione miopica nei bambini, lenti a contatto morbide, a ricambio giornaliero, che utilizzano il defocus periferico con buon risultati come metodo per il controllo della progressione miopica nei bambini e studi sulla normalizzazione dell’accrescimento del bulbo oculare,” dice il dott. Mazzacane,” La tecnologia avanza quindi ma il buon senso e una corretta azione da parte dei genitori e dei docenti può dare frutti immediati, efficaci, ecco perché realizziamo progetti con famiglie e scuole in Italia e in Europa”.
Domanda: ci sono concorsi europei per i ragazzi dai 12 anni in su? Marilena Bruschi
Risposta: sì, gliene segnalo alcuni aperti come Film4Energy Challenge, il nuovo concorso europeo che invita gli studenti fra i 12 e i 15 anni di età a creare dei cortometraggi sull'importanza del risparmio energetico. Per partecipare gli studenti, aiutati dai loro insegnanti, devono creare un video della durata massima di un minuto in cui raccontano come possono risparmiare energia nella loro vita quotidiana al fine di convincere le persone della loro comunità dei vantaggi del risparmio energetico e dell’utilizzo di alternative efficienti dal punto di vista energetico per il riscaldamento, il raffreddamento, i trasporti e le altre attività quotidiane. Il termine ultimo per l’invio dei video è il 15 febbraio 2022 (link https://ec.europa.eu/energy/topics/energy-strategy/energy-youth/video-competition-on-energy-efficiency_en). Mentre entro il 31 gennaio 2022 i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni possono presentare una loro ricerca, progetto, prototipo e partecipare alla selezione italiana del concorso “I giovani e le scienze”, gestito in Italia dalla FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (www.fast.mi.it) per la Commissione europea. Il concorso è il più prestigioso evento a livello comunitario, voluto sia dalla Commissione europea che dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei governi degli Stati membri dell’Unione europea e si possono vincere borse di studio, viaggi, riconoscimenti internazionali oltre che europei.
Domanda: è vero che ci saranno robot in ospedale per disinfettare meglio le aree covid 19, realizzati con fondi europei? Mirko Guspani
Risposta: sì. Nel quadro dell'azione della Commissione europea volta a rifornire gli ospedali di tutta l'UE per aiutarli a far fronte agli effetti della pandemia di coronavirus, sono stati consegnati già duecento robot ad azione disinfettante a diversi ospedali quali un ospedale di Barcellona, il Consorci Corporació Sanitària Parc Taulí. I robot donati dalla Commissione europea contribuiscono a sanificare le stanze dei pazienti ricoverati per covid-19. In Spagna, 25 robot ad azione disinfettante sono già in azione giorno e notte da febbraio per contribuire a contrastare la diffusione del coronavirus. Quasi tutti gli Stati membri dell'UE hanno ormai ricevuto almeno uno di questi robot, che riescono a disinfettare una stanza ospedaliera standard in meno di 15 minuti, facilitando il lavoro del personale ospedaliero e offrendo al personale e ai pazienti una maggiore protezione contro potenziali infezioni. Questa azione è stata resa possibile dallo strumento per il sostegno di emergenza. Gli ospedali dell'UE che curano i pazienti affetti da COVID-19 possono ancora manifestare il proprio interesse a ricevere un robot ad azione disinfettante compilando un modulo online.
Domanda : lavoro nel settore dei trasporti che è in crisi, ci sono aiuti europei? Nuccio Verano
Risposta: sì. L’Agenzia esecutiva CINEA ha lanciato un invito a presentare proposte nell'ambito dello strumento di finanziamento Meccanismo per collegare l’Europa (MCE o CEF) settore Trasporti, che mette a disposizione 7 miliardi di euro per progetti volti a costruire, aggiornare e migliorare le infrastrutture di trasporto europee. La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 19 gennaio 2022. Diversi progetti europei inoltre per migliorare i trasporti urbani sono cofinanziati con le UIA azioni urbane innovative europee, con i fondi del programma europeo Urbact III, con i fondi strutturali dati alle regioni, c’è anche ELTIS - Osservatorio della mobilità urbana e una Piattaforma europea sui piani di mobilità urbana sostenibile. Sono cofinanziati progetti di ricerca e sviluppo nel settore urbano e di miglioria della mobilità. Ci sono aiuti anche per le aziende innovative ad esempio il progetto ECOPAVE europeo con cui è stato sviluppato, spiega Federica Giannattasio, CEO Iterchimica, un supermodificante a base di grafene e plastiche dure specificamente selezionate. Il proogetto europeo denominato ECOPAVE è stato cofinanziato con un importo di 6.456.500,00 euro da un bando dell’Unione Europea e Regione Lombardia (POR/FESR 2014-2020/Innovazione e Competitività). È il risultato di una ricerca durata sei anni, condotta da Iterchimica in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano - Bicocca (studio della Life Cycle Assessment - LCA), Directa Plus (produzione del grafene) e G.Eco (recupero e selezione delle plastiche dure). “I nostri modificanti a base di plastiche da recupero (sino ad oggi escluse dalla filiera standard del riciclo e destinate alla termovalorizzazione) e grafene consentono di migliorare le perfomance delle pavimentazioni stradali, aumentandone la durata e contribuendo a prevenire la formazione di buche, con conseguente riduzione dei costi di manutenzione e degli impatti ambientali. Inoltre, le strade realizzate con questa tecnologia potranno essere riciclate al 100% nei successivi cicli produttivi, permettendo di risparmiare materie prime e di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2. Dal 1967 lavoriamo in oltre 90 Stati dedicandoci allo sviluppo di prodotti e tecnologie per il miglioramento delle caratteristiche degli asfalti, aumentandone sicurezza, eco-sostenibilità, efficienza e prestazioni, in un’ottica di economia circolare” dice Federica Giannattasio.