Pillole d'Europa

Formazione in Europa e nuovi posti di lavoro

Boschiero Cinzia

 

Gli Stati dell'Unione Europea sono responsabili dei propri sistemi educativi e formativi. A livello comunitario si  fissano obiettivi e si favorisce lo scambio di buone pratiche. Così ad esempio la Commissione europea con il programma ErasmusPlus, che ha un bilancio totale di 14,7 miliardi di euro,  punta ad affrontare il problema della disoccupazione giovanile migliorando le competenze e prospettive professionali dei giovani. Il programma aiuta più di 125mila organizzazioni a collaborare con altre all'estero per innovare e modernizzare la formazione e la didattica con attività anche socioeducative. Per garantire l'attuazione del quadro strategico di educazione e formazione europeo ET 2020, ci sono degli apposito gruppi di lavoro, composti da esperti nominati dagli Stati membri e altri interlocutori chiave, che  definiscono strumenti e orientamenti politici  a livello europeo.  Gli obiettivi europei: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; migliorare la qualità ed efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compreso lo spirito imprenditoriale, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. Per l'istruzione sono stati fissati a livello europeo diversi parametri di riferimento per il 2020 tra cui : almeno il 40% dei 30-34enni dovrebbe aver completato un percorso di istruzione superiore; almeno il 15% degli adulti dovrebbe partecipare all'apprendimento permanente; almeno il 20% dei laureati e il 6% dei 18-34enni con una qualifica professionale iniziale dovrebbe aver trascorso una parte degli studi o della formazione all'estero; almeno l'82% dei 20-34enni con almeno un diploma di maturità deve aver trovato un lavoro entro 1-3 anni dalla fine degli studi. Tra le realtà che utilizzano opportunità quali  ErasmusPlus e i fondi europei per la formazione ci sono 93 Fondazioni ITS presenti in Italia, ciascuna operante in una delle sei Aree Tecnologiche considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività.  “Io lavoro in corso”: si può riassumere in questa frase l’intenso e innovativo percorso dei corsi di tali Fondazioni. In particolare  la Fondazione Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Industrie Creative ha le iscrizioni aperte fino al 6 ottobre, per i nuovi corsi biennali con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche EQF, titolo corredato dell’Europass diploma supplement: dallo storico Marshall McLuhan (Tecnico Superiore per l’organizzazione e la fruizione dell’informazione e della conoscenza, a Bologna) al Tonito Emiliani (Tecnico Superiore per sviluppo sostenibilità design del prodotto ceramico, a Faenza), fino al recente Alan Turing (Tecnico Superiore per lo Sviluppo di sistemi software ICT, a Cesena) e al nuovissimo Grace Hopper (Tecnico Superiore per la programmazione di sistemi software a supporto di Industria 4.0, a Modena). “Cerchiamo di dare una risposta alla domanda delle imprese attraverso un’offerta formativa altamente qualificata di elevate competenze tecniche,” dice Massimo Pellegrini, Presidente della Fondazione Fitstic, “con ciò intendendo promuovere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico, nella logica della Smart Specialization. L’incremento formativo dell’offerta dei nostri corsi si basa proprio sulle esigenze delle aziende del territorio. Nel periodo 2015-16 abbiamo attivato 26 progetti di transnazionalità con il programma ErasmusPlus. Il collocamento occupazionale dei nostri  diplomati è del 70 per cento a dodici mesi dal conseguimento del diploma, di cui un  50 per cento nelle aziende in cui hanno svolto lo stage. Il corso più ‘storico’ e consolidato negli anni è il McLuhan con sette edizioni. A  seguire, da cinque edizioni il corso Emiliani. Turing è partito nel 2016, mentre ora nel  2017 sono state aperte le iscrizioni al  nuovo corso Hopper. I nostri corsi biennali post diploma professionalizzanti per tecnici superiori in grado di intervenire nei settori dell’Information Communication Technology hanno molto riscontro e i dati confermano che rispondiamo ai fabbisogni formativi ed occupazionali dell’Emilia Romagna, in quanto siamo inseriti nel disegno unitario della Rete Politecnica Regionale”. Almeno il 40 per cento della durata dei corsi è svolto in azienda stabilendo subito un legame molto forte con il mondo produttivo attraverso stage anche all’estero con il programma Erasmus Plus che rilascia la certificazione Europass Mobility.