Pillole d'Europa

PFAS E MICROPLASTICHE, ESA PER LE PMI, DIFESA E PROGETTI DI RICERCA

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

di Cinzia Boschiero

 

Domanda: ci sono progetti europei di monitoraggio di PFAS e microplastiche nell’aria? Ilaria Forresio
Risposta: sì. I PFAS (PerFluorinated Alkylated Substances)
sono un gruppo di sostanze chimiche sintetiche, note anche come sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, utilizzate su larga scala sin dagli anni ‘70. Secondo l’OCSE sono noti almeno 4730 PFAS distinti con almeno tre atomi di carbonio perfluorurati. Altre fonti riportano oltre 14mila tipologie di PFAS.Alla 36° edizione del concorso europeo EUCYS – selezione italiana “I giovani e le scienze 2025” è stato presentato dalla Commissione europea e dalla FAST- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche un progetto denominato “MAD63 Air Guardians” realizzato dagli studenti Maddalena Ghiselli, Alessio Biscaldi, Diego Zanotti dell’Istituto Tecnico Industriale G.Omar di Novara. Il progetto si concentra sul monitoraggio e la riduzione dell’inquinamento atmosferico causato da PFAS e microplastiche, combinando nanoparticelle ecosostenibili, magnetiche, innovative e tecniche analitiche avanzate, con sensori chimici utili a catturare microplastiche e PFAS.   Il progetto ha vinto di andare  alla manifestazione IEYI (International Exhibition for Young  Investors) a Osaka in Giappone (5-9 agosto) in contemporanea con EXPO Giappone. 

Domanda: ci sono dei passi avanti nelle attività spaziali europee utili per noi piccole e medie imprese? Luigi Busco
Risposta: sì. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
ha un suo innovativo ambiente di calcolo ad alte prestazioni (Space HPC) presso ESRIN, in Italia. L’apertura, avvenuta mercoledì 12 marzo, segna una tappa fondamentale nella missione dell’ESA di spingere i confini dell’innovazione per le attività spaziali europee. La cerimonia è stata presieduta dal Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher, insieme al Presidente dell’ASI, Teodoro Valente, al Presidente del Consiglio dell’ESA, Renato Krpoun, e alla Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra e Responsabile di ESRIN, Simonetta Cheli. Space HPC è stato progettato per potenziare la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico dell’ESA, offrendo al contempo alle piccole e medie imprese l’accesso a risorse che favoriscono l’innovazione e la collaborazione all’interno dell’industria spaziale europea. Questo ambiente computazionale è concepito per elaborare enormi quantità di dati, eseguire simulazioni complesse e accelerare le applicazioni di intelligenza artificiale. In qualità di infrastruttura dimostrativa, Space HPC aiuterà le industrie a ridurre i rischi associati all’elaborazione dei dati, alla modellazione e alle simulazioni. Le sue capacità scalabili permetteranno una sperimentazione rapida, l’apprendimento dagli errori e un accesso veloce a banchi di prova e servizi dimostrativi. Josef Aschbacher, Direttore Generale dell’ESA, ha dichiarato: "Con questa nuova infrastruttura, l’ESA offre un ambiente di supercalcolo flessibile a supporto della ricerca e sviluppo, dei test e del benchmarking rapido per i programmi dell’ESA, gli attori industriali e i ricercatori. PMI, startup e il Φ-lab, tra gli altri, potranno accedere a risorse che promuovono l’innovazione e la collaborazione nell’industria spaziale europea. Space HPC rappresenta un’infrastruttura critica per alimentare l’economia digitale connessa, sostenendo il Green Deal europeo e l’Agenda Digitale. L’ESA continua a essere al servizio della comunità spaziale nel suo percorso per diventare più agile ed efficace, mettendo i cittadini europei al centro del proprio lavoro". Simonetta Cheli, Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra e Responsabile di ESRIN, ha dichiarato: "Il supercomputer Space HPC dell’ESA presso ESRIN sarà il punto di riferimento centrale dell’ESA per qualsiasi esigenza di calcolo ad alte prestazioni legata alla ricerca e sviluppo, sia per le Direzioni dell’ESA che per i nostri partner industriali. Il programma di Osservazione della Terra – il più grande programma dell’ESA – è naturalmente un attore chiave nel dominio dell’HPC, con un forte impatto sulla gestione dei dati e lo sviluppo di nuove applicazioni e servizi. Questa relazione simbiotica è facilitata dalla vicinanza ai dati di Osservazione della Terra qui a ESRIN". Sono stati presentati diversi casi d’uso da vari dipartimenti dell’ESA per dimostrare le capacità e l’importanza strategica di Space HPC. Ad esempio, il Programma per la Sicurezza Spaziale ha utilizzato Space HPC per migliorare la modellazione end-to-end del meteo spaziale in Europa, contribuendo a raffinare i sistemi di allerta sulle attività solari potenzialmente dannose per le infrastrutture nello spazio e sulla Terra. Grazie a Space HPC, l’ESA e i suoi partner avranno ora a disposizione una piattaforma per accelerare l’innovazione, ridurre i tempi di sviluppo e ottenere un vantaggio competitivo in un’epoca caratterizzata da una crescita esponenziale dei dati e dall’intelligenza artificiale. Space HPC consentirà agli attori industriali di ridurre i rischi legati ai dati, alla modellazione e alle simulazioni, supportando lo sviluppo di applicazioni di ricerca e sviluppo e garantendo un ambiente sicuro per la collaborazione industriale, rafforzando al contempo la competitività europea nell’innovazione e nella ricerca spaziale. Space HPC è stato progettato per aggiungere un valore significativo rimanendo complementare, piuttosto che in competizione, con le infrastrutture HPC nazionali ed europee.

Domanda: le piccole e medie imprese possono inserirsi nei progetti per il riarmo europei? Oriana Contini
Risposta:
sì. Ci sono fondi, partnership e progetti di ricerca e sviluppo nel settore del riarmo e della sicurezza in cui le piccole e medie imprese e le start up sono già partner e lavorano assieme a centri di ricerca e sono inserite in processi di realizzazione di prototipi, software, componenti e in cui beneficiano di fondi europei. Di recente al Parlamento europeo gli eurodeputati hanno votato una risoluzione a sostegno del piano “ReArm Europe” e a favore di progetti per garantire la sicurezza contro minace e attacchi, ricordando i contenuti del “Libro Bianco” sul futuro della difesa europea. Il Parlamento sostiene il piano "ReArm Europe" proposto dalla Commissione europea, e chiede di verificare la possibilità di introdurre un sistema di obbligazioni europee per finanziare investimenti militari su larga scala e di fare ricorso ai "coronabond" inutilizzati, a integrazione del "ReArm Europe". Inoltre, nel testo adottato si invita la Banca europea per gli investimenti (BEI) a investire più attivamente nell'industria europea della difesa grazie all’abolizione delle restrizioni al finanziamento della difesa, nonché alla possibilità di emettere debito a destinazione vincolata. Per raggiungere pace e stabilità in Unione Europea, il Parlamento europeo ha ribadito che occorre sostenere l'Ucraina e diventare più resilienti, e, sempre nella risoluzione, si afferma che l'Unione Europea sta affrontando “la più profonda minaccia militare alla sua integrità territoriale dalla fine della guerra fredda " e si invitano gli Stati dell’Unione Europea, i partner internazionali e gli alleati della NATO a rimuovere tutte le restrizioni sull'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo. Si tratta di affermazioni molto gravi su cui riflettere come cittadini.