Il Sociale

Half of it: con il Recovery Fund, donne protagoniste del rilancio nazionale

Lorenzo Zacchetti

Il webinar "Donne per la Salvezza" sottolinea l'importanza della parità di genere nella Cabina di Regia Next Generation EU

"Donne per la Salvezza - Half of it": con il Recovery Fund, donne protagoniste del rilancio nazionale

Ha preso il via ieri “Donne per la Salvezza – Half of it”, ciclo di cinque webinar, per la regia del media civico Le Contemporanee, che vede il confronto e l’impegno condiviso di una squadra di donne e uomini del mondo dell’associazionismo, delle aziende, dell’accademia, delle istituzioni, a scrivere un manifesto per salvare il Paese attraverso il talento e le capacità femminili. Idee precise e rigorose per costruire un’Italia diversa, competitiva, coraggiosa e sostenibile, con il fine di consegnare presto al Governo Conte e alle istituzioni europee un libro bianco per includere le donne nell'economia italiana, unico modo per salvare il Paese dalla crisi nera che lo attraversa e ristabilire una sostenibilita' sociale. 

Nel primo incontro, trasmesso in livestreaming dai siti del Corriere della Sera e Radio Radicale raggiungendo così migliaia di persone, Valeria Manieri, Paola Tavella e Flavia Perina hanno introdotto prestigiosi ospiti per parlare del primo capitolo del libro delle Donne per la salvezza, quello dedicato a “Nuove infrastrutture sociali ed economia della cura”. 

Dal dibattito odierno, è emersa a gran voce un’urgenza imprescindibile di sollecitare il Governo affinché la Cabina di regia su Recovery Fund che si decide in queste ore abbia una parità di genere. L'invito e' stato raccolto da tutti i partecipanti e su questo vi saranno presto azioni concrete, con una lettera aperta rivolta proprio al Governo. Questa sembra essere una conditio sine qua non per un utilizzo corretto dei fondi.

Senza donne nei posti decisionali, difficile che occupazione e leva femminile venga presa sul serio dalle istituzioni, con fondi consistenti da destinare a tali scopi

 
Half of it e Recovery Fund sono complementari perché  l’Italia ha bisogno di rinnovare la sua economia con i fondi del Next Generation EU attraverso una presenza femminile più incisiva nel mercato del lavoro” – ha affermato Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia.

Maria Edera Spadoni, Vice Presidente della Camera, dichiara quanti siano stati gli sforzi fatti in Parlamento affinché una parte delle risorse venisse destinata alle donne e che a breve, nella Legge di Bilancio all’Articolo 184, verrà inserita una quota del 20% per progetti “di genere”.

“Bisogna eliminare le condizioni che creano disparità – afferma Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani – Universita’ Cattolica - e per farlo è necessario maggiore disponibilità di asili nido perché i figli ricadono socialmente sulle donne”. Si investe troppo poco, bisogna portare la copertura al 60%. Anche la tassazione è molto importante: dovrebbe essercene una più bassa per il secondo coniuge che entra nel mondo del lavoro.”

Maria Cecilia Guerra, Sottosegretaria al Ministero dell’economia e delle finanze, ribadisce l’importanza di una valutazione qualitativa sull’impatto di genere e della costruzione di una consapevolezza nel lavoro di cura anche, a volte, attraverso meccanismi di forzatura. Ribadisce la necessità di indirizzare le nostre risorse a favore del Welfare.

“Ci troviamo di fronte a una pandemia che ha scatenato una crisi delle cure strettamente connesse all’impreparazione che diversi paesi si sono trovati ad avere a secondo del livello sociale in cui si trovavano” Queste le parole di Linda Laura Sabbadini, Direttora centrale Istat, che prosegue: “Uno dei nodi fondamentali è far capire che le infrastrutture sociali sono importanti quanto le altre. Bisogna procedere a una redistribuzione del lavoro di cura all’interno della famiglia e nella società.”

Emma Bonino, Senatrice, introduce uno dei temi politicamente più caldi del dibattito: la parità di genere all’interno della Cabina di Regia di Next Generation EU e la velocità con cui bisogna muoversi a rivendicarla.

“La cura è la cifra per pensare a un mondo che non sia così fragile come l’abbiamo visto in questi mesi”. Così Susanna Camusso, responsabile politiche di genere CGIL, che prosegue: “Aboliamo la parola conciliazione e cominciamo a parlare di condivisione e formazione”.

Valeria Fedeli, Senatrice ribadisce la necessità di mettere al centro, da un punto di vista politico, l’aumento di un parità di genere come sistema e pone la questione che nella Cabina di regia le donne che vi faranno parte possano avere competenze culturali adeguate agli obiettivi.

Sono intervenuti anche Maurizio Ferrera, docente Universita’ degli studi di Milano, Fabrizio Pagani, economista, fondatore Ass.ne Minima e Moralia, Azzurra Rinaldi, economista, Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, Roberta Carlini, giornalista, ricercatrice EUI, redattrice di InGenere, Maria Luisa Parmigiani, Responsabile sostenibilita’ Gruppo Unipol, Direttrice Fondazione Unipolis, Giordana Pallone, responsabile CGIL riforme istituzionali e politiche di contrasto alla povertà, Maria D’Ambrosio, docente Universita’ degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Soroptimist.

 


Tra le associazioni e le organizzazioni che hanno aderito al lavoro di squadra Le Contemporanee, Community donne 4.0, Minima e Moralia, Dateci Voce, Rete per la Parità, Base Italia, Centro studi CERM, Associazione Fuori Quota, inGenere e Soroptimist Italia, Associazione Donne della Banca d'Italia. 

 
Tra i sindacati CGIL, CISL e UIL.

 
Tra le aziende un grazie a Unipol e Nestlé.

 
Un ringraziamento particolare va alla Commissione europea- Rappresentanza in Italia, per aver partecipato ai lavori e per aver supportato l’intero ciclo di webinar.