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Aia, la scalata dell'ex arbitro Nicchi. Quelle amicizie ai tempi di Calciopoli

Nel 2009 Marcello Nicchi diventa presidente nazionale AIA (associazione italiana arbitri). Sono passati tre anni da Calciopoli e a capo del movimento spunta un ex. Come scrive Il Fatto Quotidiano, al termine della stagione ’96–’97 il designatore Casarin lo ferma dopo due incresciosi episodi di cui è protagonista: in Vicenza-Bologna 2-0 espelle Andersson del Bologna che a bordo campo chiede a Ulivieri di essere sostituito non ritenendosi tutelato dall’arbitro; Casarin ferma Nicchi per tre mesi.

L’altro in Perugia-Napoli 1-1, al rientro dopo la sospensione, convalida un gol di mano dal perugino Rapajc. L’anno prima, in Sampdoria-Inter 0-0, Nicchi aveva ammonito per simulazione Mancini, atterrato invece da Pagliuca; Mancini aveva perso la testa, era stato espulso e aveva rimediato 6 giornate di squalifica. Per Casarin, il modo di porsi nei confronti dei giocatori, che Nicchi prendeva di petto quasi sfidandoli, era inammissibile. Sipario, quindi. II Fatto Quotidiano si domanda com’è possibile che un arbitro così discusso diventi presidente nazionale? Difficile dirlo.