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Alessandro Borghese tra calcio e cucina: "Per lo scudetto del Napoli preparerei..."

Di Giordano Brega

Game of Talents, Alessandro Borghese debutta come conduttore di un talent show (con Mara Maionchi-Frank Matano). E si racconta ad Affaritaliani.it

Game of Talents al via in prime time su Tv8 (ogni martedì alle 21,30) con Alessandro Borghese in conduzione.

Cosa dobbiamo aspettarci per questo tuo debutto in un nuovo ruolo televisivo?
“E’ lo stesso Alessandro Borghese di 4 Ristoranti, diciamo che, non andando in giro per l’Italia a scoprire nuovi mondi della ristorazione e nuovi piatti, qui sono in una veste di conduttore dove per fortuna ho una Mara (Maionchi, ndr) e un Frank (Matano, ndr) che mi fanno da spalla. Mi hanno facilitato il mestiere in un clima molto divertente, che mi ha accolto con grande gioia. Io personalmente mi sono divertito, con tutti i timori che ci stanno nell’affrontare un mondo nuovo, come quello della conduzione pura. Però sono entrato in punta di piedi: i primi due-tre giorni ho preso le misure, dopodiché mi sono tuffato dentro al game-talent. E ho partecipato anche io, nel senso che non ho voluto conoscere i talenti in gara per poter ‘giocare insieme ai giocatori’. Questo mi ha reso le puntate entusiasmanti. Mi sono ‘coinvolto’ insieme ai partecipanti"

C'è qualche conduttore a cui ti sei ispirato?
"Sono stato me stesso in maniera naturale. Non ho un mentore a cui faccio riferimento sotto questo profilo. Mi hanno detto ‘Ale sii te stesso, fai quello che sei abituato e adattalo a un mondo che non è quello della cucina, ma dello spettacolo puro’..”

Tu sei famoso per mille e mille piatti e in primis la tua cacio e pepe. Ci sveli qual è quello del momento?
In carta (al ristorante Alessandro Borghese - il lusso della semplicità, ndr) è un risotto che faccio con pomodoro ‘nduja, limone fermentato e seppia”

Daniele Ottier, Alessandro Borghese ed Eugenio Bonacci GoT©julehering 006Daniele Ottier, Alessandro Borghese ed Eugenio Bonacci (foto Jule Hering)
 

Qual è quello che 'odi' di più fare?
“Odio è una parola eccessiva, ci sono i fondi di cottura che sono laboriosi e lunghi da fare. Io lavoro con la vecchia scuola, i fondi cottura alla francese. Ho pentoloni che vanno per due-tre giorni per ridurre della salse alla loro essenza. Quello è un lavoro abbastanza impegnativo in cucina. Ci mette parecchio tempo e tante volte preferisco delegarlo”

Da grande tifoso delle moto, lo scorso weekend è stato quello del last dance di Valentino Rossi in Italia…
“Sono ‘cresciuto’ insieme a Valentino Rossi. Ho dei ricordi d’infanzia legati al mondo delle corse, alle domeniche con mio padre che non c’è più: con lui condividevo queste giornate di F1, Superbike, MotoGp. E Vale è stato una parte fondamentale della mia crescita. Una figura sempre presente. L’erede… vedo un ducatista abbastanza spedito (Pecco Bagnaia, ndr) negli ultimi tempi, spero che possa essere un pilota che ci faccia vedere delle belle cose”

Il Napoli di Spalletti vola alto, in cima alla classifica col Milan e sogna uno storico terzo scudetto. Come la vede Alessandro Borghese?
“Ne sarei felicissimo da sangue misto partenopeo quale sono…”

Un piatto che faresti per celebrare il Napoli campione d'Italia?
“Ovviamente rifarei la pasta e patate che ho fatto a casa di Frank Matano quando ho girato Game of talent. Me lo ha insegnato mio zio Tonino, napoletanissimo, tanti-tanti anni fa ed è un caposaldo della cucina partenopea casareccia”

E POI... GUARDA LA VIDEO INTERVISTA DI ALESSANDRO BORGHESE AD AFFARITALIANI.IT


GAME OF TALENT CON ALESSANDRO BORGHESE DEBUTTA SU TV8 COME CONDUTTORE DI UN GAME-TALENT SHOW (CON MARA MAIONCHI E FRANK MATANO)

Alessandro Borghese si toglie questa volta i panni dello chef per indossare quelli inediti del conduttore a tutto tondo, diventando il mattatore di un format che sbarca per la prima volta in Italia dopo aver esordito in Spagna nel 2019 e aver girato il mondo. Al suo fianco, Mara Maionchi e Frank Matano, una coppia consolidata dietro il tavolo di Italia’s Got Talent, capace di cogliere e valorizzare il talento in ogni sua forma.

In ogni puntata di Game of talent (in onda su TV8 ogni martedì in prime time alle 21,30), due squadre capitanate da Mara e Frank, si sfideranno a indovinare, prima che si esibiscano sul palco, le doti di dieci “talenti nascosti”, ovvero di dieci misteriosi quanto straordinari performer.  Ad ogni risposta esatta la squadra di mano guadagnerà una somma in denaro che andrà a formare un personale montepremi. Ad ogni risposta sbagliata, invece, la somma andrà nel montepremi dell’avversario.

ALESSANDRO BORGHESE CONDUCE GAME OF TALENT. LE REGOLE DEL GIOCO DI TV8

Game of talent si articola in otto manche agguerrite e divertenti, alle quali si aggiunge un tiratissimo “Testa a Testa”, che decreta quale delle due squadre viene eliminata, e l’avvincente manche finale – il “Chi dei Quattro” - per aggiudicarsi il montepremi accumulato.

Per aiutare la squadra di mano a farsi un’idea più chiara di ciascun talento da indovinare, in ogni manche viene fornito un indizio: un parente o un amico, oppure un personaggio famoso, una ricetta “particolare” o un comico potranno rivelare delle informazioni decisive. Dopo aver scoperto l’indizio, il concorrente di turno può decidere se provare a giocare o se “passare”, lasciando così alla squadra avversaria l’onere - ed il rischio di errore – di indovinare il talento nascosto in gioco. Indovinare fa accumulare denaro, sbagliare obbliga a cedere agli avversari il montepremi contenuto nelle sfere-premio, ossia le sfere presenti in studio che custodiscono somme di denaro di diverso valore.

Per scoprire se la risposta dei concorrenti è corretta non resta che alzare il sipario: inizia l’esibizione del performer che, in un crescendo di tensione e suspense, è anche il momento della verità in cui la squadra e i telespettatori realizzano se il talento è stato indovinato o meno.

Nel penultimo gioco, il “Testa a Testa”, le due squadre giocano simultaneamente contendendosi l’accesso esclusivo al gioco finale: la sfida del “Chi dei Quattro”.  In questa ultima manche il concorrente rimasto in gioco ha la possibilità di aggiudicarsi il montepremi accumulato fino a quel momento. Davanti a lui si presentano quattro ‘talenti nascosti’: tre di loro sono degli “impostori” e soltanto uno possiede l’ultimo talento rimasto sul tabellone.  Può osare e giocarsi l’intero montepremi scommettendo su un solo performer - con il rischio, però, di perdere tutto -  oppure può dividere il rischio, assegnando a ognuno dei quattro una percentuale del montepremi accumulato - 50%, 25%, 15% e 10% - vincendo in ogni caso una parte del montepremi.