Ancelotti verso il no al Milan, ma Berlusconi: "Se lascia Madrid..." - Affaritaliani.it

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Ancelotti verso il no al Milan, ma Berlusconi: "Se lascia Madrid..."

"Se il Real lo lascera' libero ci sara' il ritorno di Ancelotti al Milan". Silvio Berlusconi lo annuncia in un'intervista rilasciata a Napoli Tv. Un annuncio importante e che avvicina sempre di piu' l'attuale tecnico del Real Madrid a un clamoroso ritorno in rossonero, visto che in Spagna danno per certo il divorzio tra Ancelotti e il club "blanco".

"Io non sono per i ritorni, ne abbiamo gia' avuti in passato e non hanno funzionato. Pero' sono legato a Carletto da una forte amicizia personale. Avra' anche degli assistenti personali che lo asseconderanno. Credo che sara' un ritorno positivo. Se il Real lo lascera' libero ci sara' il suo ritorno al Milan", ha aggiunto.

Una forte convinzione almeno a pubbliche dichiarazioni, malgrado filtri il forte scetticismo di Ancelotti all'ipotesi di ritorno al Milan. Al di là dell'ingaggio, Carletto vuole un progetto solido e preferibilmente la Champions League subito. L'ultima condizione il Milan non gliela può garantire. Oltretutto resta anche l'ipotesi di un anno sabbatico, aspettando la chiamata di qualche top club mondiale (Guardiola probabilmente onorerà l'ultimo anno di contratto con il Bayern Monaco prima di lasciare libera la panchina bavarese e andare al Manchester City). Ad ogni modo è previsto un viaggio di Galliani a Madrid nelle prossime ore per incontrare il tecnico di Reggiolo a cena lunedì sera. 

Tornando al Milan, Berlusconi ha spiegato: "Se non trovero' imprenditori stranieri che vogliano entrare nella societa', ho intenzione di fare del Milan la nazionale di calcio italiana con tutti giocatori italiani, con molti giovani provenienti dai nostri vivai e cercare di riportare il calcio italiano a poter essere uno dei protagonisti in Europa e nel mondo. Nel calcio in questi anni sono entrati i petrodollari - ha ricordato Berlusconi - il Paris Saint-Germain riceve ogni anno 250 milioni dal Qatar. Una famiglia da sola non puo' competere con queste spese".

"I top player - ha proseguito l'ex premier - hanno quotazioni da 50 a 100 milioni: io nel Milan ho speso un miliardo e 600 milioni in questi quasi 30 anni. Oggi le condizioni dell'economia, e quindi anche delle mie imprese - ha ammesso - non sono tali da potermi consentire di continuare questa condizione e, soprattutto, i soldi dovrebbero aumentare di molto per il livello dei costi che il calcio ha raggiunto con l'ingresso di questi nuovi protagonisti". "Questo e' il motivo per cui io ho cercato e sto cercando - conferma - qualcuno che possa fare con il Milan quello che il Qatar fa con il Paris Saint-Germain. Spero di trovarlo. Se non lo trovero', sara' necessario continuare da parte mia, e in questo caso ho un'idea diversa ed e' quella, giustificata dal fatto dei troppi stranieri che sono entrati nel nostro calcio e che pongono anche la Nazionale nella difficolta', di trovare dei campioni, soprattutto in attacco".