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Andrea Pirlo non pianga, stiano Allegri e orgogliosi gli juventini

Andrea Pirlo, prima di lasciare il nostro calcio, non pianga!
Gli Spagnoli hanno vinto, con merito, il loro secondo "triplete" e la quinta coppa "dalle grandi orecchie"- la quarta negli ultimi 10 anni !- sollevata da Xavi che, come Andrea, si è congedato dal pallone di vertice.
Ma gli italiani, non solo i giocatori e i fans della Juventus, ma tutti gli sportivi del Paese, sono usciti, con dignità e orgoglio, dallo stadio di Berlino.....e devono esserne fieri e... Allegri !
La sfida, alla vigilia ritenuta impossibile, i bianconeri l'hanno giocata, quasi sempre, alla pari con un Barcellona non stellare, ma micidiale nei tre"amigos" : Neymar, Messi e Suarez hanno realizzato ben 122 reti, in questa esaltante stagione, che ha fatto dimenticare ai fans bluegrana lo squadrone di Guardiola. È mancata, forse, qualche giocata da campione di Tevez.

Alla stagione, storica per la Vecchia Signora, è mancata la ciliegina sulla torta, l'ultimo scatto, ostacalato, nel rush finale, anche dal grave errore dell'arbitro turco Cakir, che non ha concesso, nella ripresa, il rigore, clamoroso e solare, su Pogba.
Il Barca esulta, nella notte di Berlino, dove 9 anni fa fecero festa, nello stesso stadio, gli azzurri di Lippi, ex tecnico bianconero.
Ma don Marcello appartiene, ormai, alla storia della società torinese. Il futuro è di Allegri che, in 10 mesi, è passato dalle contestazioni dei nostalgici di Conte a un passo da una "galattica" tripletta. Max è andato avanti, con determinazione, stile e senza drammatizzare il calcio che, per lui, è gioia. Il livornese-che crede nella solidarietà del gruppo, da non assillare mentre Conte puntava sulla rigida disciplina militare- è arrivato dove il suo predecessore non si era neanche avvicinato.

A luglio, la Juventus ripartirà, senza la Coppa in bacheca -consegnata a Xavi dall'onesto Platini e non dal discusso satrapo svizzero, Blatter- e senza Tevez in campo.
Ma, con nuovi campioni, con il ritorno a Torino di giovani cannonieri italiani, come Berardi e Zaza. E con la grinta dei vecchi, in primis Buffon-che ha annunciato l'intenzione di giocare sino al 2018-i vice-campioni d'Europa tenteranno di regalare ad Andrea Agnelli-che ha abbracciato, commosso- tutti i giocatori, la terza Coppa dei Campioni.

Pietro Mancini