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Pescosolido: "Più che Alcaraz il vero rivale di Sinner alle Atp Finals è la pressione"
L'ex tennista ora commentatore Sky analizza il torneo tra gli 8 migliori tennisti al mondo che scatta domani a Torino
Al via le Atp Finals di Torino, all'insegna di Sinner
Che Jannik Sinner sia l'uomo più atteso a queste Atp Finals di Torino, ormai al via, è evidente. Il bagno di folla per l'azzurro in questi giorni è stato impressionante sia per vederlo in allenamento che nei vari eventi collaterali pre-torneo.
Ma ora si fa sul serio, ora si gioca. E non possiamo non renderci conto della straordinarietà del fatto che, per la prima volta nella storia del nostro tennis, il favorito d'obbligo sia proprio un italiano che da una parte avrà quindi il vantaggio di giocare con tutto il pubblico dalla sua parte, ma che dall'altra dovrà fare i conti con la gestione di questa attesa spasmodica, una pressione che potrebbe anche schiacciarlo. Come ci conferma Stefano Pescosolido, ex tennista della nostra nazionale e da qualche tempo apprezzato commentatore per Sky.
"Dal punto di vista tecnico la situazione pare molto chiara. Jannik sta bene, come si è visto a Shanghai, ha superato i suoi problemini fisici che lo hanno tenuto lontano da Parigi e gioca sulla superficie che forse preferisce più di tutte e per di più indoor. La situazione ideale. Non può che essere lui il logico favorito di queste Finals"
E gli altri?
"Se parliamo di possibili vinvitori restringerei il campo a solo due rivali: il primo è Alcaraz. Tra Carlos e Jannik ci sono sempre state partite spettacolari e combattute. Sarebbe quindi non solo la finale annunciata, ma la partita perfetta per chiudere la stagione dove i due sono stati i dominatori assoluti del tennis. L'altro è Zverev; il tedesco però per poter puntare al titolo dovrebbe sfoderare in semifinale ed in finale due prestazioni di altissimo livello, sfruttando due giornate incredibili al servizio. Non sarà facile. Poi Jannik ha dimostrato di non soffrirlo più di tanto, anzi. Semmai è il tedesco che sembra quasi in soggezione contro il nostro tennista. Difficile vincere se sei convinto in partenza che il tuo avversario sia superiore a te..."
Un po' quello che succede a Medvedev..
"Esattamente quello. Il russo fino alla finale degli Australian Open aveva con Sinner un bilancio positivo. Ora non lo batte più e, come si è visto nelle ultime due sfida, Shanghai e Riyad, proprio non c'è più storia perché ormai gli è entrato in testa il concetto di essere un gradino sotto a Jannik".
Non sarà facile però per Sinner giocare davanti ad un pubblico che si aspetta solo una cosa: la vittoria
"No, non è facile. Jannik non gioca in Italia da un anno, dalle Finals 2023 avendo saltato Roma per infortunio. Avrà tutti gli occhi addosso e giocherà da favorito. La pressione sulle sue spalle sarà enorme. Ma lui ha dimostrato di seperla gestire. Vedremo se saprà farlo anche questa volta. Di certo il suo atteggiamento positivo verso il tennis sarà fondamentale per rendere al meglio anche in campo".
In cosa può ancora migliorare il nostro campione?
"Difficile uando sei numero 1 al mondo, ma Nadal, Federer, Djokovic ci hanno dimostrato che bisogna sempre lavorare, che c'è sempe un angolo del tennis da perfezionare. Magari una maggiore resistenza fisica; Sinner infatti nel tornei dello Slam, che si giocano tre set su cinque denota ancora qualche limite, e poi al servizio, con una maggiore continuità. Ogni tanto gli capitano dei set in cui serve con percentuali troppo basse...".
Una parola anche sugli altri due italiani in campo. Nel doppio infatti si sono i nostri Vavassori e Bolelli
"Di sicuro i due hanno meritato queste Finals che sono un grande risultato. Poi possono giocare con la testa libera non essendo la coppia favorita e con la spinta del pubblico. Sono curioso di vedere come affronterà il torneo Vavassori, che di certo ha esperienza minore a questi livelli rispetto a Bolelli...".
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