Bayern Monaco, Guardiola si commuove: "Corioni credette in me quando.."
"Al di la' di essere stato il presidente piu' importante del Brescia, mi ha dato l'opportunita' di conoscere la realta' italiana quando nessuno piu' mi voleva ed e' stato un piacere conoscerlo, non solo lui ma tutta la sua famiglia. Mi dispiace tanto, so che ha sofferto ma che ha lottato fino alla fine, sono felice che la squadra gli abbia potuto dedicare la vittoria contro la capolista (il Crotone, ndr)". Pep Guardiola, in conferenza stampa alla vigilia di Bayern-Juve, ricorda Gino Corioni, compianto presidente del Brescia e artefice del suo arrivo in Italia da calciatore nel 2001. Il tecnico catalano non nasconda una visibile commozione quando parla del suo ex patron.
Sulla Juventus decimata dagli infortuni: "Grande rispetto perche', nonostante le assenze, "la Juve e' sempre la Juve. Anche all'andata Marchisio ha giocato solo un tempo e poi e' entrato Hernanes, Chiellini non c'era nemmeno a Torino e in attacco potrebbe giocare Morata. Non penso che ci saranno grandi cambiamenti. Quello che conta e' lo spirito di questa squadra, la Juve rimane la squadra forte che era anche prima. Ho conosciuto la loro mentalita' quando ho giocato in Italia, una mentalita' che ha permesso loro di vincere tanto. E' una squadra pericolosa, con grandi campioni, che sa aspettare il suo momento. E' forte in difesa e ha qualita' per fare male in attacco, e' una delle piu' grandi squadre in Italia e dopo l'andata le mie impressioni non sono cambiate, anzi, il mio rispetto e' ancora piu' grande"
Bayern Monaco-Juventus "e' una grandissima partita, e' come una finale, per entrambe le squadre. Il 2-2 di Torino e' un buon risultato ma dobbiamo concentrarci sul nostro gioco. Per vincere questa partita serve attaccare bene e difendere bene, abbiamo di fronte una squadra che nelle ultime 10 giornate di campionato non ha incassato nemmeno un gol. Cercheremo di giocare al meglio possibile, vedendo come possiamo fare male e subire poco". Il tecnico del Bayern mette da parte le percentuali ("Chi fara' meglio avra' piu' possibilita'") e non sente la pressione di dover vincere la Champions a tutti i cost
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