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Brutta Inter a Monza, il Napoli di Antonio Conte e Lukaku è un rullo compressore. Roma beffata col Genoa

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Inter, Inzaghi: "Buon approccio, preso eurogol. Bravi a reagire, ma dispiace"

"L'approccio è stato buono, i primi 20' abbiamo creato parecchio. Dovevamo essere bravi a sbloccarla, anche l'anno scorso era stata così e l'abbiamo sbloccata subito. Oggi non ci siamo riusciti, abbiamo avuto occasioni importanti e poi siamo stati lenti a far girare la palla. Abbiamo avuto poca qualità nell'ultimo passaggio, dovevamo tirare e invece abbiamo imbucato con poca lucidità". Le parole di Simone Inzaghi al termine di Monza-Inter 1-1 ai microfoni di Dazn. "Il Monza si è difeso basso, ha fatto una partita ottima e noi dovevamo essere più bravi. Nel secondo tempo siamo stati lenti, quando ne avevamo di più abbiamo preso gol. Siamo stati bravi a mantenere le distanze, ma dovevamo fare meglio. Abbiamo preso l'eurogol di Mota, poi abbiamo reagito pareggiando. Siamo dispiaciuti, ma si va avanti" le parole del tecnico.

Su Frattesi e Asllani: "Hanno fatto bene, hanno fatto quello che dovevano. La squadra ha fatto quello che doveva, volevamo la vittoria e la meritavamo. Ma complimenti al Monza per la partita di spessore, hanno giocato bene". Su Dimarco: "Era affaticato, avevo finito gli slot e aveva solo crampi. Zielinski è una mezzala che è entrata bene e ci ha dato qualità, poi ha fatto il mediano. Dopo il problema che ha avuto ha fatto bene, il suo ingresso mi ha soddisfatto".

Inter frena a Monza, Dumfries risponde a Mota e finisce 1-1

L'Inter frena a Monza e perde la vetta della classifica in favore del Napoli. I nerazzurri, in campo con molte riserve in vista del match di Champions League di mercoledì a Manchester contro il City di Guardiola, non vanno oltre un pareggio per 1-1 contro i brianzoli. Prova incolore dei campioni d'Italia in carica che giocano in maniera compassata e con poca brillantezza, rischiando il ko e trovando il pari all'88' con Dumfries che risponde al gol di Mota, che apre le marcature all'81'. In classifica l'Inter è al 2° posto a quota 8 insieme a Juventus e Torino a una lunghezza dal Napoli. Il Monza invece è 14° con 3 punti come Roma, Fiorentina e Bologna.

Al 5' buona azione dell'Inter che libera Frattesi in ottima posizione per andare al tiro, ma il centrocampista della Nazionale preferisce aprire su Thuram e l'azione sfuma. Al 6' errore di Maldini che alleggerisce per vie centrali e favorisce l'intercetto di Dimarco che va alla conclusione di sinistro che termina di poco fuori. All'8' il figlio d'arte prova a riscattarsi andando al tiro da fuori area: para Sommer. Al 9 cross dalla sinistra di Dimarco per la testa di Lautaro che manda fuori da ottima posizione. Al quarto d'ora dagli sviluppi del corner di Asllani ancora Lautaro cerca la deviazione di testa: nessun pericolo per Turati. Al 26' azione insistita dell'Inter che si sviluppa nuovamente a sinistra: cross del solito Dimarco per l'inserimento di Frattesi che impatta al volo col destro e manda fuori di poco. Al 33' si vede per la prima volta Thuram con un colpo di testa alto. Al 37' ripartenza pericolosa condotta dall'attaccante francese e sviluppata per vie centrali: provvidenziale la chiusura di Kyriakopoulos su Lautaro. L'ultimo pericolo del primo tempo è un tentativo da fuori area di Bondo, murato dalla difesa nerazzurra.

La ripresa si apre con un contropiede potenzialmente pericoloso dei brianzoli, un tre contro tre sventato dal ripiegamento dell'Inter. Al 7' cross con il contagiri di Pavard per la testa di Thuram che è impreciso e manda fuori. Al 12' triplo cambio per i campioni d'Italia: entrano Dumfries, Taremi e Zielinski, escono Darmian, Lautaro e Mkhitaryan. Pochi secondi dopo il suo ingresso in campo l'attaccante iraniano ci prova al volo ma impatta male con il destro e manda fuori.

Al 17' Nesta si gioca la carta Mota che entra al posto di Caprari. Al 24' bella giocata di Maldini che serve un bell'assist a Djuric, il colpo di testa del bosniaco finisce però fuori. Alla mezz'ora mossa a sorpresa di Inzaghi: fuori Asllani e Thuram, dentro Correa e Arnautovic che formano il tridente con Taremi. Al 36' si sblocca il match. Izzo crossa dalla trequarti, pallone troppo alto per Djuric ma non per Mota che con uno stacco impressionate supera Sommer con un colpo di testa potente e preciso.

Al 43' però l'Inter agguanta il pari. Carlos Augusto crossa rasoterra dalla sinistra, pallone che sfila sul secondo palo dove il tap-in decisivo è di Dumfries. Nel recupero i nerazzurri potrebbero anche vincere con Arnautovic che si libera in area ma spreca tutto calciando altissimo.

Napoli cala il poker a Cagliari, terza vittoria di fila e primo posto

Terza vittoria di fila per il Napoli che si impone con un netto 4-0 a Cagliari e sale al primo posto a quota 9 punti. A decidere il match della Unipol Domus le reti di Di Lorenzo al 18, Kvaratskhelia al 66', Lukaku al 70' e Buongiorno al 93'. Gli azzurri salgono a quota 9, mentre i rossoblù restano fermi al 17° posto come Monza e Como con due punti.


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Al 4' la prima conclusione del match con Politano che, servito di sponda da Lukaku, schiaccia un po' il tiro e manda a lato. Al 18' i partenopei sbloccano la partita con il gol del capitano. Azione insistita con Lukaku che appoggia per Di Lorenzo al limite dell'area, conclusione deviata da Mina che beffa Scuffet. Al 20' immediata reazione rossoblù con una conclusione di Azzi, Meret si allunga e devia in angolo. Al 27' gioco fermo a causa di qualche disordine sugli spalti tra le due tifoserie. Lancio di fumogeni ed esplosivi che arrivano anche sul terreno di gioco, intervengono gli steward e dopo sette minuti si può ripartire. Al 34' chance per il Cagliari dagli sviluppi di un angolo, colpo di testa di Mina, contrastato da un difensore avversario e palla ancora in corner. Al 41' sardi vicino al pareggio con un bel colpo di testa di Piccoli, ancora una volta Meret si distende e respinge. Al 44' prova ad andare in verticale il Napoli, Politano premia il movimento di Kvaratskhelia che calcia di prima intenzione, Zappa devia in angolo. Nel lungo recupero concesso dall'arbitro i sardi vanno vicini al pari in due occasioni, prima con Piccoli che calcio a lato da ottima posizione e poi con una conclusione di Gaetano deviata in angolo.

In avvio di ripresa doppia chance per il Cagliari, Luperto colpisce di testa: gran parata di Meret, sulla respinta Luvumbo in posizione defilata calcia di pochissimo a lato. Al 10' contropiede di Lukaku che fa 50 metri palla al piede ma poi non s'intende con Kvaratskhelia per l'ultimo passaggio. Al 12' rossoblù a un passo dal pari: conclusione dalla distanza di Marin, palla contro la traversa dopo un tocco di Meret. Al 18' ci prova anche Zortea dalla distanza, conclusione abbondantemente alta.

Al 21' arriva il raddoppio con un'azione tutta in verticale del Napoli, ultimo passaggio di Lukaku per Kvaratskhelia che si presenta a tu per tu con Scuffet e non sbaglia.

Al 25' i ragazzi di Conte calano il tris: gravissimo errore di Scuffet che regala palla a Kvaratskhelia, assist del georgiano per Lukaku che non sbaglia da due passi. Al 28' inizia la solita girandoli di cambi con tre sostituzioni tra i partenopei. Entrano McTominay, Simeone e Gilmour, escono Kvaratskhelia, Lukaku e Lobotka. Al 31' doppio cambio per Nicola che inserisce Makumbou e Pavoletti, per Piccoli e Marin. Al 36' scocca l'ora di Neres che subentra a Politano. Al terzo minuto di recupero arriva anche il quarto gol. Calcio d'angolo battuto da Neres e Buongiorno di testa supera Scuffet. Sipario.

Napoli, Antonio Conte: 'Vittoria su un campo difficile, squadra in crescita'

"Cagliari è un campo molto difficile, il terreno era molto secco e c'era un vento per il quale bisognava calcolare bene le traiettorie. Abbiamo iniziato bene, poi c'è stata l'interruzione per botti e fumogeni che ha spezzato il ritmo e li ha un po' facilitati. Sulle palle lunghe e da fermo ci hanno messi in difficoltà, poi abbiamo visto che dovevamo tornare competitivi sui duelli. Su questo c'è da crescere ancora". Così l'allenatore del Napoli Antonio Conte, al microfono di Sky Sport, dopo la vittoria per 4-0 a Cagliari.

"Romelu Lukaku è un giocatore che ho cercato e voluto fortemente all'Inter e l'avevo chiesto anche al Chelsea prima che andasse allo United -aggiunge Conte-. È forte fisicamente ma anche in progressione e da quel punto di vista dobbiamo lavorare e migliorare una condizione ancora non ottimale. Per noi però diventa un giocatore fondamentale, ha fatto molto bene e da parte sua c'è grande predisposizione. Khvicha Kvaratskhelia mi auguro possa fare tanti gol e capisca che da lui ci aspettiamo l'assist ma anche la giocata importante per segnare. Oggi non era proprio una partita per caratteristiche come le sue o di Politano, ma ho visto voglia e determinazione che ci fanno ben sperare".

"Questa era una squadra che negli anni non amava tanto sporcarsi le mani -prosegue il tecnico salentino-. Dopo l'anno scorso il cambiamento è stato in questo senso, oltre le qualità tecniche. Sicuramente la squadra è in crescita, anche se non è facile impiantare questo aspetto rapidamente. Ho un gruppo di ragazzi veramente per bene, hanno capito e stiamo lavorando su attenzione e cattiveria, sulla voglia e sul mantenere la porta inviolata come stasera. Abbiamo combattuto e sofferto, che fa parte del processo. Dobbiamo continuare a migliorare, sapendo che corriamo solo per noi stessi, col paraocchi e per andare più veloce possibile senza guardare agli altri".

Atalanta-Fiorentina 3-2, Dea in rimonta mette ko la Viola nel segno di De Ketelaere e Lookman

L'Atalanta batte 3-2 la Fiorentina in un match valido per la quarta giornata di Serie A, disputato al Gewiss Stadium di Bergamo. Si decide tutto nel primo tempo con i viola che vanno due volte in vantaggio con Martinez Quarta al 15' e Kean al 32', ma gli orobici li raggiungono prima con Retegui al 21' e poi con De Ketelaere al 45', prima del sorpasso firmato al 46' da Lookman. In classifica i nerazzurri agganciano al 5° posto a quota 6 Verona, Napoli ed Empoli, mentre i gigliati restano fermi al 14° posto con 3 punti come Roma e Bologna.


 

Il primo tiro della partita arriva all'8' ed è di Mandragora che riceve palla dalla sinistra e prova il mancino appena dentro l'area: Carnesecchi c'è e respinge in tuffo. Al quarto d'ora gli ospiti passano in vantaggio. Mischia in area sugli sviluppi di un corner: Mandragora trova al centro Gosens che cerca il gol, negato da un grande riflesso di Carnesecchi, il portiere nerazzurro però non può nulla sulla ribattuta a rete di Martinez Quarta. Il vantaggio viola dura solo sei minuti. Lookman salta l'uomo sulla sinistra e pennella un cross perfetto per Retegui a centro area: ottimo il colpo di testa dell'italo-argentino che non dà scampo a de Gea. Al 32' Fiorentina di nuovo in vantaggio. Bove scarica per Biraghi che può crossare col mancino dalla tre quarti di sinistra: in mezzo si butta anche Gosens, che però colpisce solo di striscio in tuffo di testa, però c'è Kean a due passi, che apre il piatto destro e mette in rete. Quattro minuti dopo l'ex bianconero vicino al terzo gol. L'attaccante della nazionale riceve palla sulla sinistra, sterza verso il centro saltando Hien e arriva al tiro da dentro l'area centrando in pieno il palo. Nell'ultimo minuto del primo tempo gli orobici ribaltano la partita. Al 45' punizione dalla fascia destra di Ederson che trova per il colpo di testa vincente di De Ketelaere a centro area. Al 46' Lookman riceve palla sulla sinistra del campo, entra in area, sterza verso il centro e chiude il destro rasoterra stretto sul primo palo battendo de Gea.

L'Atalanta riparte nel secondo tempo con una sostituzione: fuori l'ammonito Hien, dentro Brescianini con De Roon che arretra in difesa e dopo aver chiuso alla grande la prima frazione la squadra di casa parte forte anche in avvio di ripresa. Al 3' Bellanova si invola sulla destra ma viene chiuso poi, sul retropassaggio troppo corto per de Gea, si inserisce nuovamente e riesce ad anticipare il portiere con un tocco di punta: la palla sfiora il palo. Al 5' scambio Lookman-Retegui con il numero 11 nerazzurro che arriva al tiro dall'altezza del dischetto: palla larga di un soffio. Al 17' cambia anche Palladino: Ikoné e Richardson per Colpani e Mandragora. Con il passare dei minuti il ritmo della partita cala. Al 25' Gasperini inserisce Pasalic e Zappacosta: escono Ruggeri e Retegui. Al 29' altro doppio cambio per gli ospiti, con Adli e Sottil al posto di Cataldi e Bove. Tra il 30' e il 32' de Gea salva in tre occasioni la sua porta negando il poker alla Dea. Prima dice no a un sinistro velenoso di De Ketelaere, poi salva su Zappacosta splendidamente lanciato in area da Lookman e infine para un tiro proprio dell'attaccante nigeriano. Al 35' Lookman viene lanciato in porta e calcia completamente solo, leggermente decentrato sulla sinistra, prova il destro forte, ma manda clamorosamente alto. Al 41' Dodò crossa dalla destra e Carnesecchi va completamente a vuoto nell'uscita. Per sua fortuna alle sue spalle c'è De Roon che salva. Nel finale la Fiorentina prova a spingere alla ricerca del 3-3 ma l'Atalanta si difende senza particolari problemi.

Atalanta, Gasperini: 'Abbiamo fatto una gran partita contro un'avversario difficile'

"Con l'Inter abbiamo compromesso la gara dopo pochi minuti, col Torino abbiamo creato tanto, sono state due sconfitte diverse. Oggi era una partita difficile, loro hanno cambiato molti giocatori come noi e come per tutti queste squadre sono cambiate parecchio ci sono dei meccanismi che non sono sempre efficaci. Però abbiamo fatto una gran partita, abbiamo giocato con un buon morale, abbiamo avuto la forza di sapere che avremmo potuto sempre fare gol. Quando hai questa convinzione puoi sempre ribaltare la partita, la gara è stata in bilico fino alla fine, ma è andata bene così". Così l'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini dopo la vittoria per 3-2 contro la Fiorentina. "È chiaro che molti giocatori sono arrivati da pochissimo, poi c'è stata la Nazionale di mezzo. Zaniolo ha ripreso questa settimana con la squadra, Cuadrado è arrivato negli ultimissimi giorni e ha una piccola distorsione alla caviglia, altrimenti mi sarebbe piaciuto farlo giocare -aggiunge Gasperini a Dazn-. Mi affido a chi c'era l'anno scorso perché la squadra deve trovare meccanismi, i tre davanti hanno funzionato molto bene, dietro continuiamo a prendere gol su calci piazzati e dobbiamo porre rimedio. Poi studieremo anche i nuovi, davanti in questo momento dobbiamo recuperare velocemente Zaniolo altrimenti rischiamo di essere troppo pochi".

Genoa-Roma 1-1, De Winter risponde a Dovbyk. De Rossi, 'secondo tempo non mi è piaciuto, peccato non aver raddoppiato'

Genoa e Roma pareggiano 1-1 nel lunch match della quarta giornata di Serie A, disputato allo stadio 'Luigi Ferraris' della città ligure. Al vantaggio degli ospiti con il primo gol in maglia giallorossa di Dovbyk al 37' replica al 96' De Winter.


 

"Nel finale ci siamo abbassati troppo e abbiamo commesso diversi errori tecnici e persi numerosi palloni quando il Genoa spingeva e portava tanti uomini nella nostra area e avremmo potuto far loro male. La fase centrale del secondo tempo i ragazzi non mi sono piaciuti, è un peccato perché abbiamo fatto un'ottima partita guardando i numeri. Ci stava il raddoppio, dobbiamo ripartire da quanto fatto nel primo tempo". L'allenatore della Roma Daniele De Rossi commenta così il pareggio per 1-1 sul campo del Genoa.

Cosa non ha funzionato sul gol di De Winter? "Le marcature e forse un pizzico di comunicazione. Abbiamo preso gol nell'area piccola in superiorità numerica netta. C'è poco da analizzare, bisogna essere più forti mentalmente in queste situazioni", aggiunge il tecnico romano prima di parlare del rigore non concesso a Paulo Dybala. "Ho rivisto le immagini e parlano chiaro. E' andata così, dobbiamo provare a migliorare cosa non è andato nel secondo tempo. Il primo mi è piaciuto. Stavolta la decisione arbitrale è andata così, la prossima magari ci premierà". De Rossi infine si esprime sulle parole di Francesco Totti che ha detto che il suo ex compagno è un parafulmine e rischia di fare la fine di Mourinho. "Non so che intendesse, non l'ho sentito dopo l'intervista. Gli allenatori hanno tutti un ruolo simile al parafulmine. Io sono stato preso in un momento ambientale difficile però penso di essermi meritato di rimanere. Se fare la fine di Mourinho è essere mandato via perché i risultati non arrivano è il ruolo dell'allenatore".





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