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Cardinale, rottura con Maldini e Milan modello Tolosa: mercato con l'algoritmo
Milan, le ragioni della rottura Maldini-Cardinale. Pioli resta. Moncada, Furlani e il mercato scouting stile Tolosa
Milan, Maldini-Cardinale: le ragioni della rottura
Bufera in casa Milan, il quarto posto in campionato (quinto senza la penalizzazione della Juventus) e la semifinale di Champions (persa contro l'Inter) alla proprietà americana RedBird non bastano. Tra Cardinale e Maldini è arrivata la rottura dopo un faccia a faccia all’hotel di Corso Venezia durato 35 minuti.
Le ragioni? Dal passato al futuro. Le strategie sul Milan che verranno e il budget (dovrebbe essere di 50 milioni di euro ossia su per giù i proventi della Champions).
Non dimentichiamo le parole di Paolo Maldini dopo l'eliminazione con l'Inter in semifinale, quando aveva parlato degli investimenti per il futuro. "Noi non siamo ancora strutturati per competere su due competizioni. Lo sanno anche i proprietari, è un percorso che ha portato grandi risultati sportivi ed economici. La base è di giocatore giovani, nell'età media c'è una differenza di tre anni con l'Inter, anche se non siamo di primo pelo. Se dovessimo riuscire a fare bene nelle ultime tre, sarebbe una grande stagione". E ancora: "Non abbiamo la pancia piena, al Milan non ce l'hai mai neanche quando vinci e rivinci. Dobbiamo investire per rimanere nelle prime 4, cosa non facile perché le squadre in Italia sono forti". Sull'arrivo di Charles De Ketelaere (pagato dal Milan 35 milioni al Bruges, buona parte del budget dello scorso mercato) anziché Paulo Dybala (poi preso dalla Roma a parametro zero), aveva spiegato: "De Ketelaere? Un esempio di giocatore che deve crescere, potevamo prendere Dybala ma ci siamo chiesti se sarebbe stato giusto. Abbiamo voglia di costruire un progetto, di prendere talenti, è stato così per Tonali e lo è ora per Charles. E' un progetto condiviso con la proprietà e serve un po' di tempo rimanendo consapevoli di essere il Milan, un club che ha una storia grandissima".
De Katelaere (Lapresse)
Facendo un passo indietro il mercato della scorsa estate: Charles De Ketelaere e Divok Origi (preso a parametro zero dal Liverpool: avrebbe dovuto essere l'alternativa di Giroud come centravanti), fiori all'occhiello dell'ultima campagna acquisti hanno fallito. Vranxs non si è quasi mai visto (e non sarà riscattato). L'unico giocatore diventato titolare o comunque nel giro dei titolari è stato il difensore Malik Thiaw.
Milan, la situazione di Stefano Pioli
Fronte Stefano Pioli: al momento l'allenatore rossonero non sarebbe in discussione (le voci sull'interessamento per Antonio Conte sono suggestioni) e, secondo quanto risulta ad Affari, gode della fiducia della proprietà. Ricordiamo che il tecnico è legato da un biennale con il Milan sino al 2025
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Milan, i senatori prendono male l'addio di Maldini e Massara
La reazione della squadra. Da quello che filtra i senatori - da Theo Hernandez a Maignan, da Tonali a Leao - non hanno preso benissimo la decisione della società. Erano legati a Massara e Maldini che avevano creduto in loro. Il club ora dovrà rassicurare il gruppo in vista della prossima stagione.
Milan di Cardinale modello Tolosa: il mercato secondo... l'algoritmo con Zelus Analytics
Gerry Cardinale
Con l'addio di Maldini e Massara dovrebbero salire le competenze della squadra degli scout capitanata da Geoffrey Moncada (ed Hendrick Amstadt). Un Milan con decisioni 'collegiali' con un ruolo centrale dell'ad Giorgio Furlani e con un Gerry Cardinale più coinvolto. Al momento infatti le voci che si sono subito alzate su un arrivo di Tare (reduce dal divorzio con la Lazio dopo 18 anni) ad esempio non hanno trovato riscontro. Sarà un Milan modello Tolosa, l'altro club di proprietà RedBird, partito dal basso (nell'estate 2020 era retrocesso nella serie B francese) e capace a maggio di vincere la Coppa di Francia (5-1 in finale contro il Nantes, anche se in Ligue 1 ha chiuso comunque al tredicesimo posto quest'anno): spazio allo scouting e all'analisi dei dati. Nelle scelte dei giocatori pesa... l'algoritmo nelle scelte dei giocatori. Infatti il Tolosa lavora a braccetto con Zelus Analytics, società di dati sportivi fondata da Luke Bornn – ex capo dell’analisi di Roma – in cui RedBird possiede una quota del 50% e con un team di data scientist e ingegneri, la maggior parte sparsi per gli Stati Uniti, che lavorano anche per il club francese accumulando numeri che aiuteranno il club ad analizzare la propria squadra, i rivali e il mercato dei trasferimenti. Il Tolosa ha un database che copre fino a 70 campionati in tutto il mondo. Compilano rapporti per le prime sei divisioni in Inghilterra e scendono al terzo livello in Francia e Germania.
Zelus per capirci fa un lavoro di analisi capillare sui giocatori, analizzando l'azione fatta dal calciatore di turno, sia quando ha la palla e sia quando non la ha, in tutte le situazioni e in varie partite. "La nostra missione è affrontare queste sfide costruendo la piattaforma di intelligence sportiva leader nel mondo" è il loro motto.
E qui tornano alla mente le parole pronunciate da Gerry Cardinale a marzo, allo “Sloan Sports Analytics Conference” al MIT. "Noi abbiamo una compagnia di data analytics che si chiama “Zelus”. Tutti riceviamo lo stesso tipo di dati, la differenza la fa come li usi. Al Tolosa abbiamo giocatori che arrivano da 18 paesi diversi, e la squadra è stata costruita solo basandosi sull’analisi dei dati, senza scouting. Era un esperimento, e dopo un anno siamo stati promossi in Ligue 1. Ora siamo a metà classifica, stiamo giocando ad un livello che è due volte e mezzo rispetto a quanto abbiamo investito sul mercato. Penso che i dati giochino un ruolo davvero importante, ma in particolare nelle squadre più grandi c’è bisogno di un “modello ibrido” tra uomo e dati”.
Nel nuovo Milan potrebbe essere coinvolto Billy Beane, l’uomo che ha rivoluzionato il baseball e ispirato il film Moneyball con Brad Pitt: è già un collaboratore di RedBird ed è probabile che il legame con il club rossonero si rafforzerà.