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Cecchi Paone: "Nella nazionale di calcio femminile la metà sono lesbiche"

Dopo la bellissima vittoria per 2-1 contro l’Australia, la nazionale femminile di calcio ha ottenuto consenso e visibilità

Dopo la bellissima vittoria per 2-1 contro l’Australia, la nazionale femminile di calcio ha ottenuto consenso e visibilità, tant'è che anche personaggi del mondo televisivo e dello spettacolo hanno commentato le gesta sportive.
Alessandro Cecchi Paone a La zanzara su Radio 24 si è lasciato ad andare ad alcuni commenti sulle Azzurre.

“Ci sono – confessa Cecchi Paone – molte più donne lesbiche nel calcio femminile che gay in quello maschile. Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo il Mondiale ci sarà il coming out di intere squadre femminili. In una squadra almeno la metà sono lesbiche e ovviamente non lo dico in senso negativo. Le ho sempre protette. Sono lesbiche perché c’è una componente maschile in alcune donne lesbiche che trova sbocco in ambiti che una volta erano solo maschili. E questo discorso vale anche per la Nazionale. Alcune le conosco”.

Sul perché non si faccia semplicemente coming out, Cecchi Paone ha le idee chiare. “Perché – spiega – in un mondo maschilista hanno un problema in più rispetto all’uomo gay. Hanno un doppio problema”.

“Nel calcio femminile – conclude il giornalista – c’è una notevole rappresentanza e ci sono dei settori dove l’orientamento sessuale ha una sua importanza, un peso. Leonardo da Vinci se non era gay non faceva quello che ha fatto. Aveva un tratto e una sensibilità, i modelli erano i suoi compagni o fidanzati. Leonardo è un genio universale, non italiano ed è fondamentale che sia gay. E Michelangelo se non fosse stato gay non avrebbe fatto in quel modo la Cappella Sistina o non faceva altre opere come le ha fatte...”.