Sport
Coronavirus, la minaccia torna sul calcio: trema la Champions
Le Final Eight impegno più ravvicinato, ma in Scozia il governo minaccia di sospendere il campionato. Stop a Berlino alla riapertura degli impianti
Coronavirus, la minaccia torna sul calcio: trema la Champions
Il nuovo aumento dei contagi torna a far paura nel mondo e nel calcio. Se la Spagna è uno dei paesi europei alle prese con la recrudescenza del virus, si stanno moltiplicando i casi di giocatori della Liga contagiati e notizie preoccupanti arrivano anche dalla Scozia. Dopo la positività di Angel Correa e Sime Vrsaljko, che salteranno i quarti di Champions League tra Atletico e Lipsia, altri due membri squadra del Valencia e uno dell'Espanyol non hanno superato i test, facendo scattare un campanello d'allarme. Nell'immediato quindi occhio alle Final Eight di Champions, dato che il Portogallo è al confine con la Spagna.
Scozia, c'è la minaccia del governo di sospendere la Premiership
Ma in Scozia il governo minaccia di sospendere la stagione di Premiership appena partita a causa di un'altra violazione della quarantena. Il difensore belga del Celtic, Boli Bolingoli, ha dichiarato di non aver rispettato i protocolli sanitari dopo un viaggio in Spagna. Bolingoli domenica ha giocato nella partita tra Celtic e Kilmarnock, terminata 1-1 nella seconda gara stagionale della squadra. Si è scusato per il suo comportamento e il Celtic ha avviato un'indagine interna. Le autorità avevano già mal digerito la notizia che otto giocatori dell'Aberdeen si erano intrattenuti in un bar la scorsa settimana. Due di loro sono risultati positivi, causando la cancellazione del posticipo di sabato scorso con il St. Johnstone. La prima ministra Nicola Sturgeon ha affermato che a Celtic ed Aberdeen questa settimana non dovrebbe essere permesso scendere in campo, considerata la loro palese violazione delle linee guida.
A Berlino si blocca la riapertura degli impianti sportivi
Anche a Berlino, del resto, il governo è intervenuto per bloccare la riapertura degli impianti sportivi ai tifosi. Nel dettaglio, i ministri della sanità, quello federale e quelli dei Laender, hanno respinto la richiesta di far tornare il pubblico negli stadi. "Sarebbe un cattivo segnale mentre i contagi tornano ad aumentare", hanno spiegato.