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Così il calcio europeo finirà nelle mani degli arabi. Altro che SuperLega
La decisione della Corte europea non costituisce un automatico ok alla nuova competizione voluta da Real Madrid e Barcellona. Chi metterà più soldi...
SuperLega già scavalcata, i soldi arabi possono comprare il calcio europeo. Fifa e Uefa tremano
La storica sentenza di ieri della Corte di Giustizia dell'Ue ha stabilito qualcosa destinato a cambiare per sempre il mondo del calcio, una decisione considerata ancora più devastante della legge Bosman, quella che consente ai calciatori di poter decidere di cambiare squadra al termine del proprio contratto senza incorrere in penali, accordandosi con il nuovo club sei mesi prima della scadenza del precedente accordo. Ma la decisione della Corte - si legge su Il Corriere della Sera - non costituisce un automatico ok alla SuperLega. La sentenza stabilisce soltanto che gli organi del calcio non possono essere insieme i regolatori, gli organizzatori e gli autorizzatori. Il governo del calcio, è il senso della decisione, si trova in una situazione di abuso di posizione dominante. Uefa e Fifa non possono vietare la nascita di nuove competizioni.
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Ma non è detto - prosegue Il Corriere - che alla fine sia A22 Sports Management a organizzare la Champions League del futuro. Anzi, la SuperLega potrebbe in teoria aver preparato il terreno per qualcun altro. Ovvero per le leghe europee, che potrebbero decidere di mettersi in proprio. Oppure per gli arabi, che hanno la forza economica per scendere in campo e vincere eventuali gare. La proposta della SuperLega costituisce in ogni caso un’alternativa alla Champions League, non ai campionati nazionali. Oggi il sistema delle Coppe europee garantisce alla Uefa entrate per 3,5 miliardi di euro. Il 78% viene ridistribuito a club che partecipano. A quel punto gli arabi potrebbero proporre una competizione aperta alle loro squadre e a quelle europee, per esempio. Oppure le Leghe europee, magari sotto l’egida dell’Uefa, potrebbero portare la loro proposta. Per quanto riguarda le federazioni, invece, la Figc potrebbe escludere le squadre che aderiscono al nuovo progetto.